L’entusiasmo è durato meno di mezza giornata e ora si entra nelle 72 ore di fuoco per il Regno Unito. La premier Theresa May sembrava essere riuscita a ottenere una concessione chiave daall’UE. Cioè che Bruxelles si impegnava legalmente a offrire garanzie a Londra sul fatto che potesse dire addio unilateralmente al backstop in caso di un negoziato inconcludente.
L’esperto legale incaricato di consigliare Michel Barnier e Stephen Barclay, i due capi negoziatori di Ue e Regno Unito sulla Brexit, ha contraddetto May e il resto del governo. Geoffrey Cox (nella foto) ha ‘cestinato’ l’accordo stretto da May. Secondo lui il documento interpretativo offerto a Londra non garantisce alcun diritto a sfilarsi liberamente dal backstop.
In poche parole, Cox ha confermato quello che i più euroscettici e critici di May già andavano dicendo da ieri notte. E cioè che non cambia pressoché nulla con le modifiche al Withdrawal Agreement decise nel vertice di Strasburgo da May e dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.
Londra intrappolata nel backstop secondo Cox, sterlina giù
La notizia ha schiacciato la sterlina, che sui mercati valutari ripiega dopo un finale di seduta in rialzo ieri di quasi il 2% a quota 1,325 dollari, sulla scia della notizia dell’intesa tra May e Juncker. Si pensava che Londra avesse ottenuto l’impegno Ue a evitare un backstop duraturo al confine irlandese.
E invece il Regno Unito rimarrà probabilmente intrappolato nel backstop, la “rete di protezione” concordata a dicembre tra le due parti per scongiurare un confine fisico “duro” tra le due Irlande.
L’UE ha offerto un nuovo strumento legale a Londra, che consentirà al Regno Unito di ricorrere a una procedura di arbitraggio nel caso in cui l’UE non dovesse mostrare buona fede nel negoziare un nuovo accordo. Qualora si dimostrasse che le accuse di Londra sono fondate e che l’UE continuasse a fare ostruzione, allora il Regno Unito potrebbe annullare l’accordo.
L’Europa si prende l’impegno legale a collaborare per trovare un nuovo patto commerciale e assicurare che il backstop sia solo temporaneo. Bruxelles e Londra hanno anche deciso che il Regno Unito potrà dare la sua interpretazione personale dell’intesa. Questo in teoria significa che Londra dovrebbe avere l’opzione di mettere fine al compromesso sull’unione doganale.
Tuttavia secondo Cox, dal punto di vista giuridico nulla di quanto concordato resta scolpito sulla pietra. Significherebbe che in caso di scenario no deal, ovvero senza un accordo dopo il periodo di transizione, Londra dovrà rassegnarsi al backstop a tempo indefinito.