Brexit: disco verde per 4,7 milioni di stranieri, potranno restare nel Regno Unito
Dopo l’uscita di Londra dall’Ue, sono oltre 4,7 milioni, pressoché la quasi totalità dei cittadini europei, gli stranieri residenti nel Regno Unito che hanno ottenuto il certificato digitale di residenza, indispensabile per restare a vivere e lavorare sull’isola con gli stessi identici diritti precedenti alla Brexit.
E’ quanto emerge da un bilancio stilato dalle autorità britanniche del ministero dell’Interno, l’Home Office, in vista della scadenza ultima (30 giugno 2021) per presentare la domanda dello status speciale garantito a tutti gli europei già presenti sull’isola fra coloro che ne faranno richiesta.
Tra gli italiani, il disco verde è arrivato per il 98% di coloro che hanno fatto domanda: circa 441.310 su un totale di 472.300 richieste con appena un 2% d’istanze respinte o ritirate.
Brexit: europei, il 54% ha ricevuto il Settled Status
Percentuali analoghe vengono registrate anche a livello generale: su 4.916.280 le domande ricevute in totale, il 54% ha ricevuto il Settled Status, che dà diritto a rimanere sull’isola a tempo indeterminato e viene concesso a chiunque abbia alle spalle già 5 anni di residenza.
Un 43% ha invece ottenuto il Pre Settled Status, permesso ponte per arrivare ai 5 anni e garantirsi poi quello indefinito.
Sono meno di 150mila domande respinte o ritirate.
La comunità di europei più numerosa decisa a restare sull’isola, secondo le statistiche britanniche, risulta quella polacca, seguita da quelle rumena, italiana, portoghese e spagnola.
Che cosa è cambiato da gennaio
Da gennaio 2021, sono cambiate le regole per chi vuole trasferirsi nel Regno Unito . Chi vorrà farlo potrà farlo soltanto a seguito di ricongiungimento familiare oppure in base al nuovo sistema a punti.
Il governo ha deciso che europei e non-europei saranno trattati allo stesso modo, sulla base di una graduatoria che “premia il talento e le abilità individuali e non la provenienza geografica”.
Si potrà ancora entrare nel Regno Unito senza bisogno di visti di ingresso solo se vi si vuole soggiornare per un massimo di sei mesi. In questo caso, le attività che si potranno svolgere saranno limitate a turismo, visite a parenti e amici, brevi corsi di studio o incontri di lavoro.