Con tutte le incertezze della Brexit e la crisi politica che si sono già abbattute sugli asset britannici, potrebbe essere tutto sommato il momento di prendere coraggio e cogliere l’opportunità di un acquisto a prezzi di saldo. È quanto sostiene l’editorialista del Financial Times, Merryn Somerset Webb, i cui argomenti possono essere riassunti così.
Numerose considerazioni portano a pensare che il governo britannico abbia mille e uno modi per evitare che si materializzi una Brexit senza accordo. Ma anche se questa si realizzasse, allo stato attuale potrebbe erodere 1-2 punti di Pil nel giro di due anni, sostiene Capital Economics.
Niente che sia “particolarmente disastroso”, per dirla con le parole di Eric Lonergan di M&G. Considerando poi che molte aziende si sono già preparate all’eventualità di uno scenario avverso, scrive l’editorialista del Financial Times, “è il momento di guardare di nuovo a opportunità non correttamente prezzate nel Regno Unito”.
A cavalcare questa strategia è l’Aurora Investment Trust, il cui portafoglio include titoli come Lloyds, Redrow, Bellway e JD Wetherspoon. La scommessa si basa sul fatto che il mercato avrebbe scontato eccessivamente i timori della Brexit. Il valore intrinseco dei titoli citati sarebbe, secondo l’Aurora Investment Trust, “almeno il doppio del loro attuale valore di mercato”.
Se, come appare più probabile anche dalle ultime novità sul ritiro dall’articolo 50, lo scenario di Brexit dura non si realizzerà – in virtù di un’uscita più di facciata che di sostanza – quello che appare un azzardo sarebbe, piuttosto, un rischio calcolato.