LONDRA (WSI) – La Brexit si è impantanata e alla fine potrebbe anche non realizzarsi. Gli scenari più probabili per l’uscita di Londra dal mercato unico sono due: una Brexit senza senso ossia senza un’effettiva uscita e una più dura.
Uno è che il governo di Theresa May alla fine sceglierà di rimanere nell’unione doganale o qualcosa di simile (questa tesi ha una probabilità di realizzazione del 30%). In diverse occasioni il primo ministro ha affermato che il governo rispetterà l’esito del referendum e il suo impegno a rimanere al di fuori dell’unione doganale e del mercato unico dell’Unione europea. Tuttavia, la stessa May teme di non avere una maggioranza in parlamento a sostegno di questa linea per cui molti molti analisti hanno suggerito l’idea che la May proponendo di posticipare l’adesione all’unione doganale dopo il 2021 fino a quando non si troverà un’opzione alternativa, questa soluzione potrebbe diventare permanente, impedendo di fatto la Brexit.
L’altro scenario probabile che si potrebbe realizzare è una rivolta dei Brexiteers, coloro che sono a favore dell’uscita di Londra dal mercato unico, con la sostituzione del primo ministro May ed elezioni anticipate che diano la maggioranza al partito conservatore, che avrebbe così un mandato popolare per perseguire una linea più dura nei negoziati di Brexit (30% di probabilità).
L’altra opzione altamente probabile tra quelle sul tavolo è che venga messa in pausa la procedura di divorzio se non vengono compiuti progressi quest’estate. Tra le preoccupazioni dell’UE c’è proprio quella che non ci sarà ancora un accordo in tempo per il summit di ottobre tra i leader dell’UE. Per Bruxelles la conclusione dell’accordo potrebbe arrivare non prima di dicembre, come ha detto una fonte vicina alla vicenda a Bloomberg.