LONDRA (WSI) – Una sconfitta del Regno Unito e del governo di Theresa May i cui ministri per mesi si sono rifiutati di parlare di soldi. Così è stato identificato l’accordo raggiunto tra Londra e Bruxelles sui costi legati all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
Secondo quanto scrive il Daily Telegraph, poi confermato dal Financial Times che titola stamani “Il Regno Unito si inchina alle richieste dell’Unione europea“, la City avrebbe dato parere favorevole a un’intesa di principio sulla richiesta di Bruxelles di 60 miliardi di euro. Tuttavia il costo finale della Brexit si aggirerebbe tra 45 e 55 miliardi di euro. La notizia dell’accordo ha fatto risalire la sterlina a 1,33 dollari, rispetto all’euro si è apprezzata a 0,89.
Secondo le indiscrezioni stampa della BBC, il Regno Unito ha offerto un migliore “accordo di divorzio” all’Unione Europea, con una cifra che potrebbe arrivare fino a 50 miliardi di euro. Lo hanno riferito fonti governative, che in sostanza ridimensionano un po’, ma allo stesso tempo confermano le voci di un’intesa sui 55 miliardi di euro.
Per mesi i colloqui sono stati bloccati il che significa che i negoziati in merito alle condizioni commerciali cruciali che si applicheranno quando la Gran Bretagna uscirà dal mercato unico tra soli 16 mesi, non sono nemmeno iniziati. Ora sembra che, come rendono noto fonti di entrambe le parti, scriveva il Daily Telegraph, l’accordo finanziario è stato raggiunto e il governo di Londra promette di assumersi la responsabilità di pagare fino a 100 miliardi di euro per divorziare dall’Unione europea, un punto fermo necessario per passare alla seconda fase dei negoziati.
Con in mano questo accordo, la premier inglese Theresa May e il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker si incontreranno il prossimo 4 dicembre e dopo due giorni entreranno nel vivo i negoziati concernenti lo stato dei negoziati e che verteranno principalmente sugli obblighi finanziari, diritti dei cittadini Ue residenti nel Regno Unito, frontiere angloirlandesi, considerati i tre punti fondamentali sui quali devono essere fatti per la Ue progressi sufficienti per poter aprire il negoziato sui rapporti futuri tra Ue e Regno Unito.