C’è il 60% di probabilità di una Brexit dura, hard Brexit in gergo. A dirlo il numero uno di un’importante società di investimento britannica, Martin Gilbert di Aberdeen Standard Investments secondo cui al momento c’è un’alta probabilità che la Gran Bretagna lasci l’Unione Europea in maniera netta, difficile, dura.
Ciò, dice Gilbert, è dovuto agli ultimi eventi tra cui le dimissioni del primo ministro britannico Theresa May. La premier ha annunciato il mese scorso che si dimetterà come leader del Partito Conservatore e prenderà il suo posto probabilmente qualcuno fortemente favorevole a che il Regno Unito lasci l’Ue ha detto l’esperto.
Con un Parlamento europeo più frammentato nel suo insieme, il prossimo leader britannico potrebbe non avere molto spazio per rinegoziare un accordo.
Il presidente di Aberdeem ha così sottolineato che al momento c’è un 60% di probabilità di un hard Brexit contro il 25% che vie era prima delle dimissioni di Theresa May.
“Credo che ora, dopo i risultati europei, non vi è alcuna possibilità di scelta. A meno che le due parti non riescano a negoziare qualcosa sul backstop irlandese, c’è una possibilità significativa di un hard Brexit”.
Il backstop irlandese è un accordo per garantire essenzialmente che non ci sarà un confine duro tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda dopo la Brexit, indipendentemente da come si concludono i futuri negoziati commerciali tra il Regno Unito e l’UE. È una delle ragioni principali per cui i legislatori britannici hanno rifiutato l’accordo di May, con i sostenitori pro-Brexit che sostengono che il backstop vincolerebbe il Regno Unito a tempo indeterminato a molte leggi europee.
L’UE ha detto più volte che non rinegozierà l’accordo Brexit che ha definito con la premier inglese. Da qui Gilbert ha affermato che un eventuale rinegoziazione è ancora più improbabile ora dopo che i principali partiti europei hanno perso i seggi alle ultime elezioni.