Charles Schwab, tra i leader Usa nel settore dei broker online, ha riportato in novembre un aumento del 41% delle commissioni derivanti dall’attivita’ di trading, un incremento notevole che pero’ era gia’ stato anticipato da alcuni analisti. Le entrate medie giornaliere (o le commissioni) della Schwab (vedere SCH, quotazioni interattive) hanno cosi’ registrato nell’ultimo anno un aumento del 68%.
Jim Marks, un analista specializzato nel settore dei briker online del Credit Suisse First Boston, si aspettava un aumento tra il 40 e il 50% nel mese di novembre, in considerazione della forte crescita dell’indice Nasdaq, dovuta ai notevoli rialzi registrati dei titoli tecnologici legati all’internet. Marks ha commentato: ”sebbene i dati siano molto forti, e’ sorprendente che non abbiano superato quelli di aprile”.
I dati legati alla media giornaliera del trading di novembre, a quota 202.900 hanno costituito un record dopo quelli di aprile, quando fu raggiunta quota 207.700. All’apertura di lunedi’ i titoli Schwab (vedere SCH) sono scesi a quota 40 e 3/16, in ribasso di 9/16), ma anche gli altri titoli online hanno registrato una diminuzione.
E*Trade (EGRP) era a quota 35 e 1/4 in calo di 5/16, Ameritrade (AMTD) era in ribasso di 1/4 a 27 3/4, TD Waterhouse (TWE) era in ribasso di 1/8 a quota 17 e 11/16 e Knight-Trimark (NITE) e’ sceso di 1 11/16 a 52 1/8. In ribassi sono pero’ dovuti soprattutto al generale calo dei titoli finanziari, dovuto a un rialzo dei tassi di mercato sul reddito fisso.
Nonostante l’aumento del volume delle trattazioni per il mese di novembre fosse largamente anticipato, alcuni analisti, come Tom Carter di Piper Jaffray, si domandano se se questo tipo di crescita sia sostenibile. Schwab ha anche riportato per il mese di novembre 663 miliardi di dollari nel patrimonio gestito dei clienti, un aumento pari al 6%.