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Bruciare la concorrenza? Sì, con i social

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Imprenditore digitale made in Napoli con base a Milano, specializzato in personal branding, social e influencer marketing. Con una laurea in economia aziendale, una master in marketing e retail e una specializzazione in diritto d’impresa, Arcangelo Caiazzo approda su YouTube il giorno della discussione della sua tesi. È subito virale. Da lì, prende il via la sua carriera come Ceo dell’agenzia Mare Media. E la nostra chiacchierata. Il segreto? Aver colto il bisogno delle aziende e dei singoli di promuoversi sui canali social – YouTube e Tik Tok in particolare – sfruttando al massimo il loro potenziale. Anche nella nicchia finance.

Fintech e investimenti. Parliamo di vincoli, vantaggi e opportunità. Partiamo da un presupposto. Ad oggi, qualsiasi tipologia di prodotto necessità di visibilità, anche e soprattutto nel mondo social. Così è anche per il settore finance che, almeno in Italia, è giustamente soggetto a una rigorosa regolamentazione. L’ottenimento di licenze e autorizzazioni specifiche può richiedere tempo e risorse. La presenza di tutele nei confronti dei consumatori non rappresenta assolutamente un vincolo all’avvio di attività volte a rafforzare il proprio personal branding online – sia per le aziende sia per i singoli consulenti. Certo, bisogna fare attenzione, soprattutto quando si decide di avviare collaborazioni. Bisogna scegliere i giusti canali, i creator con cui creare affiliazione, associando il proprio volto e la propria attività. Ma c’è sete di informazione: il pubblico interessato a queste tematiche è tendenzialmente maturo, ben strutturato, capace di discernere tra un’azienda o un consulente solido o meno.

Affidarsi a creator e influencer, per chi si muove nel mondo finance, potrebbe essere una mossa vincente per migliorare la propria brand positioning?
Decisamente sì. Per creare un parallelismo efficace, pensiamo all’epoca dei nostri nonni. A quei tempi, gli imprenditori visionari hanno identificato nella televisione un mezzo rivoluzionario per raggiungere le masse. Analogamente, al giorno d’oggi, chi riesce a navigare e sfruttare con competenza l’oceano dei social media si pone in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza. Ignorare l’immensa portata e l’influenza dei contenuti digitali è come negarsi volontariamente un’opportunità. Non solo. Una volta che un competitor ha stabilito la sua propria presenza online in una determinata nicchia del mercato digitale, come quella finance, diventa quasi impossibile scardinare quella posizione.

Molti parlano della rivoluzione digitale e della sua pervasività. Secondo te, quale è la vera essenza e il potere del digitale nel panorama attuale?

Se pensiamo alla tradizionale pubblicità, un cartellone in un paese potrebbe intercettare lo sguardo di un numero limitato di passanti. Ma nel mondo online? Il tuo messaggio ha la capacità di attraversare continenti, raggiungendo potenzialmente milioni di individui in un istante. Viviamo in un’epoca in cui le barriere geografiche sono diventate irrilevanti, e il digitale ha abbattuto questi muri, creando un terreno di gioco globale. Il digitale non è solo un mezzo, ma un potente alleato che, se utilizzato correttamente, può amplificare un messaggio e rafforzare il posizionamento del brand come mai prima d’ora.