Alla fine, la tanto annunciata lettera da Bruxelles sul Progetto di bilancio inviato il 15 ottobre dal Consiglio dei ministri è arrivata. Ed è forse anche più dura di come la si attendesse.
“Il bilancio italiano mostra una deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità, dovuta ad una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all’1,5%”, un non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto“si legge nella lettera inviata ieri dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e dal commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, al ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
L’Italia rischia ora una procedura per violazione della regola del debito.
“Con il debito pubblico dell’Italia a circa il 130% del Pil, la nostra valutazione preliminare indica anche che i piani dell’Italia non assicurerebbero il rispetto con il criterio di riduzione del debito concordato da tutti gli Stati membri”, si legge nel testo.
In passato, l’Italia era stata considerata inadempiente sulla regola del debito, ma il rispetto degli obblighi di riduzione del deficit strutturale era stato considerato come “un fattore rilevante chiave” che ha permesso di evitare una procedura, spiega la Commissione. Le conclusioni dell’ultimo rapporto sul debito sull’Italia, nel quale la Commissione aveva deciso di non aprire una procedura, potrebbero essere “riviste” alla luce della “deviazione significativa programmata” dal governo.
Poi l’ultimatum: il Governo dia una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre a mezzogiorno.
Non si è fatta attendere a lungo la replica del premier, Giuseppe Conte, convinto che non sia alcuna deviazione.
“Forse si riferiscono al valore assoluto. Ma noi già dovevamo partire da un riallineamento all’1,2%, più le clausole Iva si andava al 2%. Dal 2% al 2,4% è smentito che si stratti di una deviazione senza precedenti”, afferma in conferenza stampa dopo il vertice europeo.
Il ministro dell’economia Giovanni Tria ha aggiunto:
“Abbiamo appena avuto un incontro con il commissario Moscovici e abbiamo ricevuto la lettera da parte della Commissione con osservazioni sulla nostra manovra economica. Oggi si apre quello che abbiamo definito un dialogo costruttivo partendo da punti di vista diversi. Riteniamo di dover approfondire le nostre spiegazioni e le ragioni della nostra politica e di far conoscere meglio alla Commissione le riforme strutturali che porteremo avanti con la Legge bilancio e di poter avvicinare speriamo le nostre posizioni”.
Sulla vicenda interviene anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha incontrato Pierre Moscovici. Fonti del Quirinale precisano che si è trattato di un incontro “cordiale e costruttivo” nel quale Mattarella ha auspicato “che ci sia il massimo di collaborazione con l’Italia. E che attraverso il dialogo e il confronto si trovi una intesa”.