Economia

BTP, chi ha comprato il nuovo titolo a 30 anni

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Il ministero dell’Economia ha reso noto i dettagli dell’emissione del nuovo BTP a 30 anni, con scadenza 1° settembre 2052 e cedola annua del 2,15%. Vedi i rendimenti per le diverse scadenze dei titoli di stato italiani.

BTP, gli investitori che hanno comprato il titolo

Al collocamento hanno partecipato oltre 350 investitori per una domanda complessiva pari a circa 55,9 miliardi di euro, ossia quasi 8 volte i 7 miliardi di euro allocati.
Secondo il Mef la maggiore parte del collocamento è stata sottoscritta da gestori di fondi comuni (il 45,6%), mentre le banche ne hanno sottoscritto il 34,3%.
Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 14,6% dell’emissione (in particolare il 6,8% è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 7,8% è stato allocato a istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato il 5,2% dell’ammontare complessivo, mentre una quota residuale dello 0,3% è stata sottoscritta da imprese non finanziarie.

Investitori internazionali a caccia di titoli italiani

A livello geografico la distribuzione del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di circa 35 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione (74,9%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 25,1%.

Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento, circa il 67,8%, è stata sottoscritta da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (23,5%), Germania, Austria e Svizzera (12,6%), Francia (9,6%), penisola iberica (7%), paesi scandinavi (5,4%), Grecia (4,2%) paesi dell’Europa centro-orientale (4%) e Benelux (1,5%).
Il resto dell’emissione, pari al 7,1%, è stato collocato al di fuori dell’Europa, in particolare in Asia (4,2%) e nel Nord America (2,2%), mentre una quota residuale pari allo 0,7% è stata allocata ad altri investitori non europei.

Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da Barclays, BNP Paribas, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e J.P. Morgan che hanno partecipato in veste di lead manager, e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani invitati a partecipare in qualità di co-lead manager.