Economia

BTp: finito effetto Conte, tensioni continueranno

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Dopo la galoppata degli ultimi giorni, successiva all’annuncio della formazione di un governo politico in Italia, da ieri i prezzi dei BTp sono tornati a cadere vittima delle vendite. Sul mercato secondario i bond governativi italiani, insieme a quelli del Portogallo fanno peggio del resto del settore europeo.

Il clima è teso per via di due fonti principali di nervosismo. Da un lato pesano delle parole di alcuni esponenti della Bce sul disimpegno dal Quantitative Easing a fine 2018, dall’altro influiscono le dichiarazioni di intento e le prime misure annunciate dal nuovo governo a traino M5S-Lega. Alla luce di tutto questo, secondo gli analisti, le tensioni sono destinate a riproporsi anche nei prossimi giorni.

(Segui, in fondo, la diretta in streaming degli interventi durante la fiducia alla Camera del nuovo governo)

“I bond governativi italiani potrebbero essere soggetti a una rinnovata pressione” sul mercato, ha anticipato il capo analista di Danske Bank Jakob Christensen. “Ci aspettiamo vendite oggi sui Btp dopo il discorso del neopresidente del Consiglio anche se il movimento non dovrebbe essere violento come quelli della scorsa settimana, dato che il premier ha abbassato i toni su alcune delle preoccupazioni del mercato”.

La banca consiglia pertanto di mantenere un approccio estremamente cauto nei confronti del mercato obbligazionario italiano, dal momento che le pressioni al ribasso non dovrebbero esaurirsi in queste ore. I trader fanno notare che oltre alle incertezze politiche sui BTp si fanno sentire le preoccupazioni in vista della riunione di politica monetaria della Bce in calendario il 14 giugno.

Il Chief Economist della banca centrale, Peter Praet, ha posto l’accento sui segnali di un percorso dell’inflazione indirizzato sempre di più verso le soglie obiettivo del 2%. Questo, dicono gli operatori di mercato, ha di fatto aumentato le possibilità che a giugno la Bce possa discutere di come staccare la spina al bazooka monetario che da anni sostiene i Bond e le attività creditizie nell’area euro.

Salvini: “Riforma Fornero smontata pezzo per pezzo”

Sul fronte politico, dopo che il premier Giuseppe Conte ha promesso ieri al Senato “misure rivoluzionarie”, senza però entrare gran che nel merito dei piani che maggiormente interessano gli investitori, come per esempio aumento dell’IVA, riforma delle pensioni, flat tax e reddito di cittadinanza, il capo del Tesoro Giovanni Tria ha specificato in un articolo ancora inedito che aumentare gli investimenti pubblici nelle infrastrutture non andrà a incidere sulla traiettoria del debito pubblico.

A fare un po’ di chiarezza sui piani “rivoluzionari” del governo in materia fiscale e previdenziale ci ha provato Matteo Salvini, vice premier e ministro degli Interni del neonato governo giallo-verde. Secondo il leader della Lega la riforma Fornero “sarà smontata pezzo per pezzo”. Sulla flat tax, Salvini ha detto a Radio Anch’io (ascolta l’audio originale) che ci guadagneranno tutti e che prima sarà attuata per le imprese.

Sui mercati a metà seduta lo Spread tra BTp e Bund decennali scambia in area 254 punti base dai 239 della chiusura di ieri (schermi Reuters) dopo esseri spinto fino ai 257 punti, massimo dal 30 maggio (all’apice del caos politico italiano). Il rendimento decennale dei BTp è tornato o sfiorare il 3%, balzando al 2,95% dal 2,75% della chiusura di ieri.  Il massimo di seduta è stato raggiunto al 2,98%, che equival anche al livello più alto da fine maggio.

Sulla scadenza a breve (due anni), il tasso del Btp di riferimento (marzo 2020) ha oltrepassato l’1% dallo 0,958% della chiusura di ieri scambiando a 1,29%; lo spread con l’analoga scadenza tedesca non è lontano dai 200 punti base dopo essersi issato a quota 206. Ieri aveva chiuso a 165 punti base.

Si allarga anche il differenziale di rendimento con i Bonos, in area 150 punti circa: ieri valeva 142 punti. I future a giugno dei BTp hanno a un certo punto segnato anche un calo di 2 figure piene a 125,65, mentre i Credit default swap (Cds) a 5 anni sul debito italiano, contratti con i quali è possibile assicurarsi contro un default creditizio, si sono portati a 230 punti base da 205.

Segui qui sotto la diretta video della fiducia del nuovo governo alla Camera: