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Btp e titoli di Stato: il calendario delle aste di gennaio 2025

Anno nuovo, nuove aste di titoli di Stato. Il ministero dell’Economia ha predisposto il calendario delle nuove emissioni di BOT, BTP e altri titoli. Vediamo nel dettaglio quelle previste per il mese di gennaio 2025.

BTP e BOT: calendario aste gennaio 2025

Il Mef ha indicato come prossime date per le aste di titoli di stato le seguenti:

  • 10 gennaio: Asta BOT
  • 13 gennaio: Asta medio-lungo
  • 28 gennaio: Asta BTP Short – BTP€i
  • 29 gennaio: Asta BOT
  • 30 gennaio: Asta medio-lungo

Nel corso del 2025, il Tesoro continuerà a emettere sul mercato primario su base mensile i BOT a 6 e 12 mesi, rispettivamente a fine e metà mese. “Per l’anno 2025 le emissioni dei titoli BOT saranno complessivamente in linea con i rimborsi in scadenza (attualmente pari a 130,5 miliardi di euro a cui dovranno aggiungersi gli eventuali rinnovi dei titoli semestrali emessi nel corso del 2025), e saranno tali da assicurare una liquidità sufficiente per ciascun titolo sul mercato secondario” si legge nel calendario del MEF.

In aggiunta all’offerta regolare dei titoli sulle scadenze a 6 e 12 mesi, il Tesoro valuterà l’opportunità di effettuare eventuali riaperture di titoli off the run qualora si manifestassero tensioni sul mercato cash o repo. E se emergono specifiche esigenze di gestione della liquidità, il Tesoro – come di consueto – valuterà anche eventuali emissioni di BOT trimestrali, o c.d. BOT flessibili, sia nelle tornate di metà mese, insieme al BOT annuale, sia in quelle di fine mese, affiancando le emissioni dei BOT semestrali, come prime tranche o riapertura successiva. Per tutte le tipologie di BOT, il Tesoro continuerà ad avvalersi del sistema di asta competitiva e di norma gli operatori potranno presentare, per ciascun titolo offerto, fino a cinque richieste espresse in termini di rendimento. Agli investitori che acquisteranno i BOT in asta si applicheranno le norme previste dal decreto ministeriale per la trasparenza nel collocamento dei titoli di Stato.

Nel  2025, il Tesoro continuerà ad offrire con regolarità anche i BTP Short Term nel ciclo d’asta ordinario di fine mese, insieme ai BTP indicizzati, e introdurrà presumibilmente due nuovi benchmark con tempistiche che verranno adeguatamente comunicate successivamente. Il Tesoro prevede di essere presente anche sul segmento settennale dei BTP nominali con volumi in emissione lievemente inferiori rispetto a quelli del 2024, con conseguente riduzione del peso del comparto sul totale delle emissioni lorde. Nel complesso, considerando che nel 2025 verranno a scadere due titoli per un importo complessivo di poco inferiori ai 34 miliardi di euro, si stimano emissioni nette positive sul comparto, tenuto anche conto del ribilanciamento graduale dei volumi in offerta con la riduzione dei BTP Short Term. Con riferimento ai BTP a 10 anni, la scadenza decennale continuerà a mantenere il suo ruolo di punto di riferimento per l’intera curva di rendimenti nominali italiana, anche ai fini dell’allungamento della vita media del debito

In linea con gli anni passati, anche nei prossimi mesi la politica di emissione sul tratto a lungo termine continuerà ad incentrarsi sul fornire liquidità a tutti gli strumenti disponibili attraverso collocamenti che saranno condotti con regolarità e continuità. Nelle aste di metà mese, il Tesoro offrirà al mercato almeno uno dei titoli con scadenza compresa tra 15 e 50 anni, scegliendo di volta in volta sulla base di valutazioni che terranno conto delle informazioni acquisite – attraverso canali diretti e indiretti – con gli investitori e con gli operatori più attivi su questi strumenti e considerando le dinamiche degli scambi sul mercato secondario.
Nel 2025 le emissioni lorde sul tratto a lungo termine della curva BTP potrebbero attestarsi su livelli inferiori rispetto a quelli del 2024.Infine, per quanto riguarda BTP€i, ossia i titoli indicizzati all’inflazione europea, il Tesoro quest’anno prevede di essere presente sul mercato con un ammontare sostanzialmente in linea con l’anno appena trascorso, mantenendo inalterato anche il peso del segmento sul totale delle emissioni lorde.