La raccolta del Btp Futura collocato oggi dal Tesoro si è fermata poco al di sotto del risultato conseguito lo scorso luglio: 5,7 miliardi di euro. Di fatto un bis che ha potuto confermare l’attrattiva del titolo di stato a otto anni riservato ai clienti al dettaglio. Avviato lo scorso lunedì, il collocamento si è protratto fino a oggi, con 335 milioni “piazzati” solo venerdì. Con i 6,1 miliardi emessi lo scorso luglio l’operazione complessiva del Btp Futura ha garantito al Tesoro un prestito da quasi 12 miliardi di euro. L’operazione è stata intermediata Imi- Intesa Sanpaolo e Unicredit, con Banca Akros e Banca Sella in qualità di co-dealers.
Le caratteristiche del Btp Futura
Il titolo dà il meglio di sé per gli investitori che partecipano al collocamento e che mantengono il titolo fino a scadenza: sono previsti, oltre al premio di fedeltà, anche due aumenti delle cedole nel corso della vita del titolo (i tassi minimi garantiti erano i seguenti: 0,35% dal 1° al 3° anno; 0,60% dal 4° al 6° anno; 1% dal 7° all’8° anno).
Sarà previsto, come detto, un premio fedeltà pari all’1% del capitale investito, che potrà aumentare fino ad un massimo del 3% dell’ammontare sottoscritto, sulla base della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale dell’Italia registrato dall’Istat nel periodo di vita del titolo (il primo tasso di crescita è riferito all’anno successivo all’emissione e l’ultimo all’anno prima della scadenza), per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza.
Al momento lo Spread Btp-bund è poco mosso, con un ribasso di un decimale a 117,1 punti.