Delusione nel primo giorno della quattordicesima emissione del nuovo Btp Italia, in offerta da ieri fino a giovedì, che ha raccolto nella prima seduta 481,3 milioni di euro. Solo in un’altra occasione, nel giugno del 2012, il Btp Italia aveva fatto peggio, con sottoscrizioni ferme a quota 218 milioni di euro. Numeri lontanissimi dai 16,8 miliardi raccolti invece in un giorno nella quinta edizione.
Obiettivo del Tesoro è incassare tra 7 e 9 miliardi di euro, collocando un titolo indicizzato all’inflazione italiana che avrà un rendimento minimo garantito dell’1,45%. I risparmiatori italiani non hanno così mostrato finora particolare interesse verso il Btp Italia. L’emissione del titolo indicizzato all’inflazione è considerato uno specchietto al tornasole per la fiducia riscontrata da un paese sui mercati internazionali.
Come scrive il Corriere della Sera, più è forte l’incertezza sulla salute dei conti pubblici (e le tensioni sullo spread) meno risulta appetibile il titolo indicizzato al livello dei prezzi. Gli strategist di Unicredit sottolineano che la debole raccolta dagli investitori retail nella prima giornata di collocamento del Btp Italia, solo 481 milioni di euro rispetto ai 2,3 miliardi di maggio scorso, “ha provocato un significativo allargamento dello spread. Secondo gli esperti “ci sono pochi segnali di un possibile allentamento delle tensioni tra Commissione Europea e l’Italia, per cui i Btp rimarranno estremamente vulnerabili”.
Il Btp Italia al 2022 ha le stesse caratteristiche dei titoli precedenti: cedole semestrali sul capitale rivalutato in base all’inflazione italiana del periodo più il recupero immediato dell’aumento dei prezzi nel semestre grazie alla rivalutazione semestrale del capitale, corrisposta con la cedola. Il rimborso è in unica soluzione alla scadenza ed è previsto un bonus fedeltà ai privati che detengono il titolo fino a scadenza (un ammontare fisso pari al 4 per mille lordo), ma è possibile vendere prima il titolo dato che sarà quotato sul Mot.