Goldman Sachs, Deutsche Bank o Barclays stanno già speculando contro i Btp alla Borsa di Londra? O forse lo stanno facendo tutte e tre insieme? Se lo chiede l’economista Antonino Galloni, che in una email inviata a Wall Street Italia osserva come probabilmente queste grandi banche potrebbero agire su ordine di un hedge fund, come Vanguard, Blackrock o Blackstone.
“Gli stranieri vendono se l’Italia non prosegue le “riforme” renziane; ma la BCE dovrebbe comprare. Se non lo fa è perché risulta parte in causa”, scrive lo stesso economista ed ex direttore generale del Tesoro sul sito Scenari Economici.
Un aumento dello spread, dice Galloni il cui nome è stato fatto per il ruolo di Assessore al Bilancio della giunta Raggi (M5S) a Roma, “non deve significare un aumento degli interessi sui titoli del debito:
- perché i funzionari preposti sanno che le banche comperano a tassi negativi essendo inondate dalla liquidità che le banche centrali forniscono loro in cambio della collateralizzazione dei titoli tossici, decine di volte più grandi dei debiti pubblico;
- perché le nuove emissioni possono riguardare titoli a breve medio termine con tasso d’interesse attorno a zero;
- perché lo Stato nazionale può contenere il deficit emettendo moneta elettronica, metallica e biglietti a circolazione solo interna”.
“Certo, all’indomani della vittoria del NO, Renzi – in vista di un suo rientro in gioco a medio termine – potrebbe optare per una sansonata: con spread alle stelle, banche immobili e Draghi che sospende gli acquisti dei titoli pubblici italiani di cui gli operatori vorrebbero liberarsi. Ma farsi troppo male spingerebbe l’euro al tracollo… gli italiani non subirebbero e basta, ma – questa volta – toccati duramente nei propri interessi, si ribellerebbero. In ogni caso, forse, occorrerà prepararsi ai possibili scenari”.
Grandi banche hanno iniziato a shortare Btp?
Cosa faranno di preciso le grandi banche internazionali per dettare la loro linea? “Venderanno allo scoperto BTP per 33 miliardi di euro come fecero nel giugno-settembre del 2011 per farne crollare la quotazione e cosi il Tesoro sarà costretto ad aumentare i rendimenti per collocarli”, ipotizza l’economista, presidente del Centro Studi Monetari.
Se lo Spread tra Btp e Bund dovesse aumentare ai livelli visti all’apice della crisi del debito sovrano nel 2011, lo Stato italiano pagherà in più 120 miliardi di euro di interessi sui titoli di Stato. “Di quanto aumenterà le tasse lo Stato italiano ai suoi cittadini per pagare questi futuri prossimi centinaia di miliardi di euro in più di interessi sui titoli di Stato?”, si chiede retoricamente l’ex funzionario del Tesoro, oggi nel collegio dei sindaci dell’Inail.
“Quale Agenzia di rating controllata da Vanguard declasserà l’Italia per via dell’aumento dello spread BTP/BUND? Standard & Poor’s, Moody’s o Fitch?”
“Morgan Stanley incasserà dallo Stato italiano un altro bel premio da 3,4 miliardi di euro su un latro derivato, premio che scatta in caso di downgrade del rating decretato da quale agenzia di rating controllata da hedge fund che stanno vendendo allo scoperto BTP?”, continua Galloni. “Il Tesoro cancellerà ancora inspiegabilmente due aste di BTP come fece nel Giugno ed Agosto del 2011, con cui invece avrebbe contrastato la vendita di BTP per 7 miliardi di euro fatta da Deutsche Bank?”, si chiede il figlio del ministro dell’Istruzione democristiano Giovanni Galloni.
Il tutto mentre la CONSOB tarda a intervenire e i media fanno da megafono alle teorie del governo: “Quale giornale avrà ancora il coraggio di dire che l’aumento dello spread BTP/BUND è dovuto all’esito incerto o negativo del Referendum invece che a causa di queste studiate mere strategie di borsa?”
“È questo il mondo in cui è degenerata l’UE ? Una struttura che permette le vendite allo scoperto e che permette di piazzare derivati in alcuni suoi Stati, così in essi consentendo che il guadagno di pochi corrisponda esattamente come importo alla procurata perdita di molti?”
“Una struttura che fa guadagnare una decina di hedge fund anglo americani e caucasici e 21 banche d’affari anglo -americane a caucasiche a discapito dei cittadini di alcuni Stati in cui l’autorità di vigilanza è stata progressivamente privata di ogni potere per contrastarli?”