Economia

Sondaggio, quali sono le 10 spese voluttuarie più dannose per il budget

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In molte occasioni abbiamo sottolineato su queste pagine come la razionalizzazione delle spese correnti possa sbloccare risorse utili per i propri piani di risparmio a lungo termine. Il budgeting, quindi, è sempre un valido alleato per la pianificazione finanziaria.
Ma sottovalutare le voci di spesa è molto facile quando queste non vengono tenute sotto controllo. Un sondaggio condotto su oltre 2mila americani da Onepoll per conto della piattaforma di shopping slickdeals.net ha messo in evidenza quali sono le spese più deleterie per le finanze famigliari, stilandone una top 10 (si veda in basso).

Il budgeting è tutto sommato una pratica diffusa, lo adottano in qualche misura il 74% degli intervistati; la parte difficile, però, è seguirlo: lo fa solo un americano su cinque. Escludendo spese legate all’abitazione, utenze, mutui, gli americani dichiarano di essersi prefissati una spesa settimanale di 197 dollari: nei fatti, però, ne spendono 340, il 72% in più. A fine anno, questo sforamento peserebbe circa 7400 dollari.

La voce di spesa “dannosa per il budget” riportata con maggior frequenza è quella dello shopping online, davanti agli acquisti effettuati in supermercati e alimentari. Seguono i servizi in abbonamento, come la pay tv, e i prodotti tecnologici.

“Quello che dico sempre ai miei clienti è che non si tratta di trattenersi, di non spendere o di andare al risparmio”, ha affermato a Cnbc il consulente certificato Rober Roberge, co-conduttore del podcast Beyond Finances, “compiuto di un buon budget è quello di chiarire ciò che è veramente importante per te e quindi di mettere i soldi là dove sono i tuoi valori”. Se le spese vengono tracciate, ci si trova nella posizione migliore per comprendere quali siano le più importanti.

Ecco la top 10 delle spese ritenute più dannose per il budget, secondo il sondaggio Onepoll-slickdeals.net:

  1. Shopping online 40%
  2. Fare la spesa 39%
  3. Servizi in abbonamento 37%
  4. Prodotti tecnologici 36%
  5. Acquistare fuori il pranzo tutti i giorni 35%
  6. Articoli per la casa 32%
  7. Caffè 32%
  8. Consegne di pasti a domicilio 32%
  9. Abbonamenti in palestra 30%
  10. Intrattenimento (film, teatro, concerti…) 29%