Nelle partecipazioni di Warren Buffett, noto investitore americano, ai vertici della classifica degli ultimi più ricchi al mondo, c’è sempre più spazio per banche americane. E soprattutto per JP Morgan, la sua ultima grande scommessa.
È quanto emerge da un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission, in cui il gruppo con sede a Omaha, in Nebraska, ha comunicato che al 30 settembre possedeva 35,7 milioni di azioni della società guidata da Jamie Dimon, una quota valutata 4 miliardi di dollari circa.
Nello stesso documento Berkshire ha detto di avere aumentato il suo investimento in altri istituti finanziari americani come PNC Financial Services, US Bancorp e Bank of New York Mellon. Di Bank of America ha aumentato la quota del 29% e di Goldman Sachs del 38,5%.
L’Oracolo di Omaha ha invece alleggerito la sua quota per 9,7 milioni di titoli nel capitale di Wells Fargo, la banca di San Franciso travolta dallo scandalo di conti fantasma, riducendo la partecipazione di poco più del 2%.
Quello in Wells Fargo resta tuttavia uno dei suoi maggiori investimenti anche se ora è Bank of America ad essere la seconda maggiore partecipazione di Buffett dopo Apple. Alla fine di settembre la quota nel produttore dell’iPhone valeva 57 miliardi di dollari, quella in BofA 26 miliardi e quella in Wells Fargo 23 miliardi. Berkshire è il principale socio di BofA e di Wells Fargo e il secondo maggiore di Apple.
Berkshire è infine uscita dal capitale del colosso della grande distribuzione Walmart mentre ha comprato titoli di Oracle e Travelers con partecipazioni rispettivamente pari a 2,13 miliardi e 460 milioni.