La Berkshire Hathaway di Warren Buffett alleggerisce la sua posizione in Bank of America. La holding del finanziere più noto degli Stati Uniti ha venduto, da mercoledì a venerdì della scorsa settimana, quasi 34 milioni di azioni della banca americana, per un valore circa 1,5 miliardi di dollari. Scendono così a 999 milioni le azioni nella cassaforte di Berkshire, pari a 42,9 miliardi di dollari. Dopo le vendite, Berkshire detiene ora una partecipazione di circa il 12,8% in Bank of America.
Buffett fa cassa
Buffett, che supervisiona il portafoglio azionario da 400 miliardi di dollari di Berkshire, sembra aver voluto approfittare del recente rialzo delle azioni di Bank of America per tagliare la sua seconda partecipazione azionaria, dopo Apple. Da inizio anno, le quotazioni della banca Usa hanno segnato un +30%, toccando il record di oltre 44 dollari lo scorso 17 luglio sulla scia del recente rapporto sugli utili del secondo trimestre. Da allora, sono prevalse le prese di beneficio e ora i prezzi si aggirano intorno ai 39 dollari.
La holding di proprietà di Warren Buffett, ha iniziato a investire in Bank of America nel 2011, acquistando 5 miliardi di dollari di azioni privilegiate e warrant per l’acquisto di 700 milioni di azioni ordinarie, in un momento in cui molti investitori erano preoccupati per le esigenze di capitale della banca.
La vendita di Bank of America da parte della Berkshire non era prevista: fino ad oggi Buffett non aveva mai toccato questa partecipazione a differenza delle altre quote presenti in altri colossi bancari tra cui Wells Fargo, JPMorgan Chase, Goldman Sachs Group, U.S. Bancorp e Bank of New York Mellon. Nel primo trimestre Berkshire ha inoltre ridotto la sua partecipazione in Apple e alcuni osservatori ritengono che Buffett abbia ulteriormente ridotto tale partecipazione nel secondo trimestre.
Trimestrale BofA
BofA ha realizzato nel secondo trimestre dell’esercizio un utile netto pari a 6,9 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 7,4 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. I ricavi, al netto degli interessi passivi, sono stati pari a 25,4 miliardi di dollari, in aumento dell’1%. Il rapporto Cet1 è pari all’11,9%, 122 pb sopra il nuovo minimo normativo che entrerà in vigore il primo ottobre 2024. Bene le attività di investment banking. Agli azionisti è stato restituito un ammontare di 5,4 miliardi; 1,9 miliardi attraverso dividendi azionari ordinari e 3,5 miliardi di dollari attraverso riacquisti di azioni.
L’interesse degli investitori, a questo punto, è sempre più rivolto ad eventuali indicazioni su come Buffett intende investire l’enorme liquidità accumulata dalla Berkshire Hathaway, che dopo alcune cessioni, fra cui la riduzione della partecipazione in Apple, è aumentata e secondo quanto chiarito dal guru di Omaha dovrebbe aver toccato i 200 miliardi di dollari alla fine del secondo trimestre. Gran parte di questa liquidità è comunque investita in titoli di Stato americani a breve termine.