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Buffett scarica ancora azioni BofA, le ragioni dietro la vendita

Per Warren Buffett, le azioni Bank of America sono diventate un peso di cui liberarsi nel più breve tempo possibile. Lo dimostrano le vendite ininterrotte che l’Oracolo di Omaha sta portando avanti da metà luglio. L’ultima azione ha esteso la striscia di vendite a 12 sessioni consecutive.

Buffett scarica BofA

L’ultima operazione dei vendita è stata effettuata tra il 6 e il 10 settembre, quando la holding ha liquidato circa 5,8 milioni di azioni ad un  prezzo medio di $39.45 per azioni per un valore complessivo superiore ai 228 milioni di dollari. Questo porta la vendita totale di azioni del secondo più grande istituto di credito statunitense a circa 174,7 milioni con un incasso stimato di 7,19 miliardi di dollari, secondo i dati LSEG.

Berkshire, ancora il maggiore azionista di BofA, deve continuare a comunicare regolarmente le vendite finché la sua partecipazione non scende sotto il 10%. A questo punto, possiede 858 milioni di azioni, confermandosi maggior azionista.

Il miliardario 94enne, uno degli investitori più venerati al mondo, ha iniziato a investire in BofA nel 2011, quando Berkshire ha acquistato 5 miliardi di dollari di azioni privilegiate.

La reazione dell’a.d. di BofA

La vendita della quota arriva circa un anno dopo che Buffett ha elogiato pubblicamente l’operato dell’amministratore delegato di BofA, Brian Moynihan.

Dal parte sua Moynihan, in una rara dichiarazione, ha dichiarato che Buffett è stato un “grande” investitore per la banca e allo stesso ha confermato non essere a conoscenza delle motivazioni che hanno spinto il finanziere Usa a vendere.

“Non so cosa stia facendo esattamente, perché francamente non possiamo chiederglielo. Non glielo chiederemmo mai”, ha detto durante la Barclays Global Financial Services Conference, secondo una trascrizione su FactSet. “Ma d’altra parte, il mercato sta assorbendo le azioni… noi stiamo comprando una parte delle azioni, e quindi la vita continuerà”.

Moynihan, alla guida della banca dal 2010, ha quindi loda l’investimento di Buffett nella sua banca nel 2011. Un investimento che ha contribuito a rafforzare la fiducia nell’istituto di credito in difficoltà, alle prese con perdite legate ai mutui subprime.

“È stato un grande investitore per la nostra azienda e l’ha stabilizzata quando ne avevamo bisogno”, ha dichiarato Moynihan.

Per illustrare quanto sia stato redditizio l’investimento di Buffett, Moynihan ha detto che se gli investitori avessero acquistato le azioni della sua banca lo stesso giorno in cui l’ha fatto Buffett, sarebbero stati in grado di comprare al prezzo di 5,50 dollari per azione contro i circa 40 attuali.

“Ha avuto il coraggio di farlo in grande stile. E ha ottenuto un ritorno favoloso. Siamo felici per questo”, ha concluso Moynihan.

Le ragione della vendita

Buffett ha acquistato azioni privilegiate e warrant di BofA per un valore di 5 miliardi di dollari nel 2011, all’indomani della crisi finanziaria. Nel 2017 ha convertito i warrant, rendendo Berkshire il maggiore azionista di BofA. L’“Oracolo di Omaha” ha poi aggiunto altri 300 milioni di azioni alla sua scommessa nel 2018 e nel 2019.

La settimana scorsa un analista della Deutsche Bank aveva detto che Berkshire potrebbe puntare a scendere sotto la soglia del 10% (700 milioni di azioni) per evitare di comunicare alla Sec, la Consob americana, eventuali vendite entro due giorni lavorativi, come, invece, è obbligato a fare attualmente.

Nell’ultima settima le azioni di Bank of America sono scese del 5% circa, ma il bilancio da inizio anno resta positivo (+13%).