Il 12 gennaio il “re dei Bond” Jeffrey Gundlach aveva scritto sul suo account Twitter che “i rendimenti del Bund decennale salgono ancora. Tenete d’occhio il livello di 60 punti base. Una rottura oltre quel livello sarebbe un “segnale ribassista assoluto”, secondo il fondatore di DoubleLine Capitale nonché ex gestore del fondo da $9,3 miliardi Total Return Bond Fund.
Ten year Bund yield up again. Watch the 60 bp level just inches away. A break above would be maximum bearish.
— Jeffrey Gundlach (@TruthGundlach) 12 gennaio 2018
Ebbene, il rendimento del titolo di Stato tedesco di riferimento ha appena raggiunto lo 0,636%, ai massimi dal 2015, completando l’inversione di tendenza dell’attuale ciclo. Si è infatti rotta la fase ribassista dei tassi di interesse del debito della locomotiva d’Europa.
Sempre sul mercato secondario, anche il trend negativo dei prezzi di Treasuries Usa si è interrotto (vedi grafico sotto). Dopo che il segretario del Tesoro Usa Steve Mnuchin ha detto di accogliere con favore un indebolimento del dollaro, che è calato ai minimi da settembre 2015 (l’euro vale più di 1,25 dollari sul Forex) i prezzi dei bond governativi americani hanno accelerato al ribasso.
Quella dell’amministrazione Trump in ambito commerciale, è una strategia che va in direzione opposta rispetto alle politiche dei governi passati. Il rendimento dei Treasuries Usa a 30 anni è salito ai massimi in più di tre mesi, mentre i tassi a 10 e 2 anni hanno raggiunto i massimi di seduta.