Bye bye New York. Gli oligarchi russi, sotto pressione per via delle sanzioni adottate dagli Usa in seguito all’invasione Ucraina, stanno vendendo i loro appartamenti di pregio a Manhattan, spaventati da un possibile congelamento delle loro ricchezze.
Si stima che il valore complessivo delle proprietà immobiliari a New York, in mano a super ricchi russi ammonti a un miliardo di dollari. Del totale degli appartamenti, per lo più concentrati nell’Upper East Side, circa 61 sarebbero già finiti sul mercato mentre altre 70 sarebbero in vendita ma seguendo un canale di contrattazione privato, di cui quindi non è possibile conoscere i dettagli.
Tra chi sta vendendo, Alexei Kuzmichev, 59 anni, proprietario di Alpha-Bank, la più grande banca privata russa, ha messo sul mercato il suo appartamento nell’Upper East Side per 41 milioni di dollari, un milione in meno rispetto al prezzo di acquisto, avvenuto nel 2016.
Anche Valery Kogan, il miliardario proprietario dell’aeroporto Domodedevo di Mosca, e sua moglie Olga stanno cercando di vendere il loro appartamento al Plaza per $ 50 milioni. Nella prestigiosa residenza, che costeggia il lato sud di Central Park, sono circa 16 gli annunci di appartamenti in vendita da quando è iniziata la guerra: i prezzi vanno tra uno e 28 milioni di dollari.
In Italia congelati beni per 800 milioni
Per gli oligarchi russi vita dura anche in Italia. L’ex patron del Chelsea Roman Abramovich l’ha fatta franca: il provvedimento di congelamento dell’Eclipse non è stato eseguito perché lo yacht di lusso, 162 metri di lunghezza per 23 di larghezza, si è rifugiato a Marmaris, in Turchia, dopo aver evitato di varcare le acque territoriali dei paesi europei.
Ma yacht, ville, complessi immobiliari e quote societarie di alcuni degli uomini più ricchi della Russia e ritenuti vicini al presidente Vladimir Putin – e per questo finiti nella black list dell’Unione europea – sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza. “Abbiamo congelato beni per oltre 800 milioni di euro agli oligarchi russi” ha ricordato il presidente del Consiglio Mario Draghi nell’intervento in Parlamento.
Tra questi non c’è lo ‘Scheherazade’, lo yacht di 140 metri nel porto di Marina di Carrara che per i giornalisti del team del dissidente russo Alexsej Navalny appartiene a Putin. Per il momento, dunque, il valore dei beni congelati ammonta a 848 milioni. La maggior parte appartengono a due oligarchi, Alexey Alexandrotis Mordaschov e Andrey Igorevich Melichenko.