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Calderoli: “Sacrifici nel calcio”. La Russa: “Si occupi di Padania”. Pensioni delle donne in Cdm

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(WSI) – Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, smentisce la volontà del suo gruppo di introdurre in sede parlamentare nella manovra economica un condono edilizio. “Non ci sarà nessun condono – dice Gasparri a SkyTg24 commentando le indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni – e mi stupisco che se ne continui a parlare, dopo che la realizzabilità di un nuovo condono è già stata smentita”.

Intanto, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta annuncia una decisione sull’innalzamento dell’età pensionabile delle donne già nel prossimo Consiglio dei ministri e Casini sulla questione dice: “Accettiamo la sfida dell’Europa, ma aiutiamo le donne che hanno una maternità”. Intanto, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli comunica che l’emendamento sui tagli agli stipendi Rai sarà in Cdm giovedi prossimo. E, in clima Mondiali, rivolge al mondo del calcio l’appello a partecipare concretamente ai sacrifici degli italiani.

Calderoli: “Tagli stipendi Rai, giovedi in Cdm”. Il ministro per la Semplificazione normativa annuncia che l’emendamento alla manovra per tagliare gli stipendi della Rai verrà portato giovedi in Consiglio dei Ministri. L’esponente leghista non anticipa i contenuti del testo. “L’emendamento è già scritto – spiega Calderoli -, ma prima di divulgarlo alla stampa preferisco che sia discusso in Cdm”.

Calderoli: “Calciatori, ridimensionare premi e ingaggi”. “E’ giusto che anche il mondo del calcio partecipi ai sacrifici degli italiani di fronte alla crisi” premette Calderoli in una conversazione con l’agenzia Ansa. Poi, il ministro rivolge alla Figc e alle società di calcio il suo invito. “In vista dei Mondiali – dice Calderoli – faccio appello alla Figc affinché gli eventuali premi che spetteranno ai calciatori vengano ridimensionati rispetto alla crisi. Anzi sarebbe un bel gesto se calciatori e Federcalcio ne devolvessero parte a titolo onorifico”. Quanto alle società di calcio, Calderoli chiede che “ridimensionino gli ingaggi”, tenuto conto che i Cip 6 “hanno drogato il mercato. Sugli stipendi dei calciatori non possiamo intervenire, sul Cip 6 sì “.

Il Cip 6 è una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi che stabilisce gli incentivi per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate. Tra gli impianti che percepiscono gli incentivi sono previste anche le raffinerie. Calderoli fa dunque riferimento alla schiera di petrolieri italiani proprietari di società calcistiche. Tra questi, il presidente dell’Inter, Massimo Moratti. Proprio sull’Inter Calderoli esprime “dubbi” nel ritenerla “una squadra italiana”. “E’ una società che vince il titolo senza italiani – spiega il ministro -, facendo giocare due minuti Materazzi (nella finale di Champions, ndr). Non è italiano neppure l’allenatore. Come possiamo considerarla una società italiana?”.

La Russa: “Calderoli si occupi della Padania”. Forse è proprio il giudizio sulla poca italianità dell’Inter a innescare la piccata replica del ministro della Difesa Ignazio La Russa, noto tifoso nerazzurro, all’affondo più generale di Calderoli sul calcio italiano, dalla nazionale ai club. “Calderoli mi piace molto di più come ministro che come commentatore sportivo – commenta La Russa all’Ansa -, anche perché le sue conoscenza calcistiche si limitano alla vittoria della Padania su non so quale squadretta”. “Insomma – conclude il ministro della Difesa – è meglio che Calderoli si occupi della Padania”.

Pensioni donne, Brunetta: “Troveremo soluzione”. Brunetta ha ricordato che il governo ha previsto l’equiparazione tra uomini e donne a partire dal 2018. “Ma l’Europa dice che questo lasso di tempo è troppo lungo”, ha detto Brunetta. “Si tratterà di trovare una giusta mediazione, penso che si troverà una soluzione equilibrata. Non il 2018, non il 2012, probabilmente – ha concluso – un’interessante via di mezzo”.

Pdl: nessun già emendamento deciso. “Come ha già detto più volte il presidente della Commissione bilancio al Senato, Azzolini – precisa una nota diffusa dal gruppo Pdl del Senato – è prematuro parlare di emendamenti alla manovra economica. Siamo evidentemente in una fase interlocutoria. Stiamo valutando varie ipotesi che il vertice del gruppo Pdl potrà fare proprie e decidere di sostenere con convinzione. Ciò non toglie che ciascun parlamentare abbia il diritto, previsto dal regolamento, di presentare proposte di modifica, che non necessariamente saranno approvate. Questo vale anche per ipotesi di condoni che la sinistra in queste ore sta cavalcando pretestuosamente e che evidentemente non ci saranno”.

La polemica non si placa. Ma la polemica, sul fatto che quantomeno l’ipotesi di un condono ci sia, non accenna a smorzarsi. “L’idea di far cassa con il terzo condono edilizio dell’era Berlusconi è l’ennesimo schiaffo in faccia agli italiani onesti”. Il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario critica la poposta fatta da alcuni senatori del Pdl. “Il governo – ha aggiunto Belisario – dica immediatamente che è irricevibile, altrimenti si tratta del solito trucco, già utilizzato in occasione dello scudo fiscale, di far passare per iniziativa parlamentare una decisione presa a Palazzo Grazioli con il benestare di Tremonti”.

Secondo Belisario “in realtà da Berlusconi e dai suoi complici continua a passare sempre il solito messaggio, eludere le leggi diffondendo così la filosofia della cultura dell’illegalità che l’Italia dei Valori non si stancherà di combattere. Speriamo – conclude – di non essere soli nella battaglia sia contro il condono edilizio che contro le cosiddette case fantasma che altro non sono se non un condono mascherato”.

Anche Enrico Letta, vicesegretario del Pd, annuncia battaglia “contro le tentazioni di condono edilizio presenti nella manovra e già ventilate da senatori del Pdl”.

“No ai condoni, sì a modifiche”. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini si dice disponibile a discutere con la maggioranza sulla manovra. Ma pone una condizione. “Se Berlusconi non fa più propaganda, accogliamo il suo invito a discutere. Se continua a fare propaganda – dice Casini a sky tg24 – allora non accetto il dialogo. Non abbiamo insultato nessuno”. E poi, in merito alla proposta di correzioni della manovra con un nuovo condono, Casini aggiunge: “Non ci stiamo. Sono contrario al piccolo condono perché- afferma – a forza di condoni, questo Paese perde il senso della legalità e il tasso etico si abbassa brutalmente. Diciamo no ai condoni, sì alle modifiche. Io accetto di discutere in Parlamento – conclude – ma si tratta di fare le cose serie”.

Casini, poi, ha parlato anche della questione pensioni, dicendo che la sfita lanciata dall’Europa va accettata e bisogna alzare l’età pensionabile anche per le donne, “ma se le donne hanno una maternità – ha aggiunto il leader dell’Udc -, consentiamo loro di utilizzare una corsia di due anni o nel momento in cui hanno i figli o nel momento in cui andranno in pensione, cioè cerchiamo di aiutare le donne che hanno una maternità e diamo in questo modo una mano concreta alla famiglia”.

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