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Cali di Borsa, trader: “il peggio è già alle spalle”

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I rialzisti si sono presi un momento di riposo ma non si sono allontanati dai mercati finanziari in maniera duratura. Il crollo dei mercati azionari di ieri a Wall Street, il peggiore calo degli ultimi otto mesi che ha visto il Dow Jones cedere più di 200 punti, è stato scatenato dai dubbi circa la tenuta dell’amministrazione Trump, travolta dallo scandalo del Russiagate.

L’impeachment di Trump è improvvisamente diventato una possibilità e il 24 maggio durante un’audizione alla Camera Usa sulla vicenda se ne saprà di più. In attesa di nuovi sviluppi dal fronte politico, gli investitori sono stati anche innervositi da una serie di dati macro economici meno esaltanti del previsto a inizio anno e da alcuni sviluppi negativi in Brasile e in Cina.

Per l’ex trader Mark Cudmore, reinventatosi opinionista di Bloomberg, “senza grandi novità è improbabile che questo sia l’inizio di una fase di correzione accentuata. Di fatto il peggio è probabilmente già alle spalle per l’azionario Usa, per i rendimenti dei Treasuries e per il dollaro”.

Un’ora dopo la pubblicazione dell’articolo dell’ex trader di Wall Street, tuttavia, Reuters ha scritto che lo staff della campagna presidenziale di Trump aveva contattato almeno 18 volte funzionari russi, senza che questo venisse comunicato. La notizia ha spinto in ribasso i future sull’indice S&P 500 stamattina e in generale le classi di asset percepite come maggiormente rischiose dagli investitori.

I nuovi minimi di mercato arrivano inoltre nello stesso momento in cui il Brasile è entrato in nuova e molto seria crisi politica. L’azionario ne ha pagato le conseguenze con un bel tonfo. Una compagnia di assicurazione cinese intanto ha avvertito che è l’obiettivo di una corsa agli sportelli. In Usa la volatilità (indice Vix) ha fatto il balzo più ampio degli ultimi otto mesi, un andamento che “rispecchia quanto poco preoccupato e compiacente fosse il mercato”, secondo Richard Haworth, chief investment officer di 36 South Capital Advisors.

Tutto questo rende il mercato più scettico sul fatto che i fondamentali non giustifichino la pioggia di vendite vista ieri, come sostiene l’ex trader Cudmore, in particolare tenuto conto che l’azionario americano è decisamente sopravvalutato rispetto alle altri classi di asset come il dollaro e in generale le condizioni reali dell’economia (rappresentate nel grafico qui sotto dai dati macro).

“L’avversione al rischio è dovuta ai dubbi politici e alle speculazioni”, secondo l’ex trader, ma questo non è sufficiente per risvegliare veramente gli orsi dal letargo. “Ciò non significa che è da escludere un nuovo sviluppo politico negativo nei prossimi giorni, ma piuttosto che se questo non accadrà i ribassisti torneranno in ibernazione prima del fine settimana”.

La fase di “mini correzione” che attraversa l’azionario americano è secondo uno degli analisti di BlackRock addirittura un’occasione utile per incamerare qualche guadagno in più. Lo strategist del colosso americano dell’assett management Terry Simpson ha espresso un certo ottimismo sulle condizioni economiche e sulle prospettive di mercato in Usa. Secondo il multi-asset strategist del gestore, i mercati si stanno facendo innervosire dai rischi politici e nello specifico di deragliamento dell’agenda Trump, ma non tutti i trader sono influenzati dalle rivelazioni che vengono fuori da Washington e c’è chi preferisce concentrarsi sui fondamentali economici

La negatività e i timori legati al possibile impeachment del presidente Donald Trump non ha convinto BlackRock a cambiare la sua strategia di asset allocation, per lo meno non ancora. Nuovi sviluppi negativi potrebbero cambiare le cose ma per il momento mercato azionario americano, che viene dalla peggiore seduta da settembre, rappresenta a questi prezzi una buona opportunità d’acquisto, secondo l’analista.