Il flusso delle Ipo americane sta rallentando e a farne le spese sono le grandi banche d’investimento.
Le azioni di Goldman Sachs Group(GS) e di Morgan Stanley Dean Witter & Co.(MWD) che insieme hanno sottoscritto circa la meta’ dei 22,6 miliardi di dollari di Ipo del primo trimestre, sono scese al livello piu’ basso delle ultime sei settimane mentre le societa’ hanno rimandato o annullato le offerte iniziali.
Le banche d’investimento avevano previsto vendite record per il mese di aprile, sperando nella crescita delle commissioni per il primo trimestre, ma la caduta di 27 punti percentuali del Nasdaq ha cancellato ben 15 collocamenti di azioni.
Per il mese di aprile erano in programma 108 Ipo valutate complessivamente 12,7 miliardi di dollari, con commissioni potenziali di 890 milioni di dollari, ma le banche hanno ora ridotto il calendario a 95 nuove collocazioni con vendite di 6,9 miliardi di dollari.
Goldman Sachs, il cui fatturato negli ultimi tre anni e’ stato generato per il 9% dalle commissioni delle collocazioni in borsa, e’ sceso dell’11% negli ultimi tre giorni e Morgan Stanley, il cui il 7% degli introiti e’ rappresentato da commissioni, ha perso il 15%.