ROMA (WSI) – Il crollo dei prezzi del petrolio? Per il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde è una “buona notizia” per l’economia mondiale. A suo avviso, infatti, i prezzi più bassi del greggio apporteranno benefici alla maggior parte dei paesi importatori, fermo restando che andranno a colpire le società energetiche e le economie dei principali produttori, come Russia e Venezuela.
Secondo Lagarde, il calo dei prezzi del petrolio accelererà la crescita degli Stati Uniti, con un Pil che salirà a un tasso 3,5% il prossimo anno, oltre il +3,1% previsto a ottobre.
Anche l’Europa dovrebbe trarre beneficio dal calo del greggio, sebbene l’Eurozona rischi una “nuova fase di mediocrità”, caratterizzata da bassa crescita, bassa inflazione e elevato tasso di disoccupazione.
“Un calo del 30% (come quello segnato dai prezzi del petrolio da giugno), si dovrebbe tradurre in una maggior crescita dello 0,8% per le economie avanzate, che sono tutte importatrici di petrolio” ha spiegato il direttore generale del Fmi.
Nel caso specifico della Russia, le quotazioni più basse si stanno aggiungendo “alla sua fragilità e vulnerabilità”. (Lna)