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Cambio ai vertici di Meta: lascia Sheryl Sandberg, braccio destro di Zuckerberg

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Cambio ai vertici di Meta. Sheryl Sandberg, numero due del gruppo, braccio destro di Mark Zuckerberg, lascia l’incarico di chief operating officer dopo 14 anni nella società.

L’annuncio è affidato a un lungo post su Facebook:

“Quando ho incontrato Mark non stavo cercando un lavoro, e non avrei mai immaginato che l’incontro mi avrebbe cambiato la vita. Essere vicino a Mark in questi 14 anni è stato un onore e un privilegio”, scrive Sandberg. “E’ stata una decisione che non ho preso alla leggera. Voglio fare più spazio alla filantropia e alla mia fondazione”, aggiunge.

Delle dimissioni di Sandberg ha parlato anche Zuckerberg:

“È la fine di un’era” – ha detto – “Dopo 14 anni, la mia cara amica e compagna Sheryl Sandberg si dimetterà da COO di Meta. Quando Sheryl si è unita a me nel 2008, avevo solo 23 anni e non sapevo quasi nulla sulla gestione di un’azienda. Avevamo costruito un grande prodotto — il sito Facebook — ma non avevamo ancora un’azienda redditizia e stavamo lottando per passare da una piccola startup a una vera organizzazione. Sheryl ha architettato la nostra attività pubblicitaria, ha assunto grandi persone, ha forgiato la nostra cultura manageriale e mi ha insegnato a gestire un’azienda. Ha creato opportunità per milioni di persone in tutto il mondo, e ha il merito per gran parte di ciò che Meta è oggi”.

Chi sarà il nuovo chief operating officer

Al suo posto arriverà Javier Olivan, 44enne spagnolo, approdato nel gruppo americano nel 2007. Zuckerberg ha detto che “questo ruolo sarà diverso da quello che ha fatto Sheryl. Sarà un ruolo di Coo più tradizionale in cui Javi si concentrerà internamente e operativamente, basandosi sulla sua solida esperienza nel rendere la nostra attività più efficiente e rigorosa”. Sebbene Sandberg sia stata a lungo la numero 2 di Zuckerberg, seduta spesso accanto a lui – almeno prima della pandemia – nel quartier generale dell’azienda a Menlo Park, in California, ha anche svolto un lavoro di rappresentanza molto pubblico, incontrando i legislatori, e parlando di questioni, non solo di immagine, importanti come i problemi delle donne sul posto di lavoro e, più recentemente, l’aborto.

Dopo l’annuncio del passo indietro di Sandberg, Meta ha chiuso in calo del 2,58% a Wall Street.