TMENWS (WSI) – Il governo ha incassato la fiducia della Camera sulla legge di stabilità, con 350 sì, 196 no e 1 astenuto. Il via libera di Montecitorio al disegno di legge arriverà dopo l’esame degli ordini del giorno. Successivamente la manovra tornerà all’esame del Senato per l’ok definitivo. L’Assemblea di palazzo Madama si riunirà lunedì prossimo per un nuovo voto di fiducia.
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ROMA (WSI) – Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha difeso l’impianto della manovra dalle critiche di Confindustria.
Il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi, ha detto ieri che la manovra “non è sufficiente per far ripartire il Paese” lamentando soprattutto le limitate risorse stanziate dal governo per ridurre il cuneo fiscale.
Saccomanni ribadisce la tesi del governo, e cioè che la legge di Stabilità “rappresenta un punto di inversione rispetto alle finanziarie del passato aumentando gli investimenti e riducendo le tasse sul lavoro e sulle famiglie”.
“Forse si sono concentrate aspettative eccessive sulla possibilità di concentrare le risorse, che non sono enormi, su obiettivi strategici come la riduzione del cuneo fiscale”, ha aggiunto l’ex direttore generale della Banca d’Italia intervenendo su Radio anch’io.
La manovra taglia il costo del lavoro per poco più di 2,5 miliardi nel 2014 e di circa 3 miliardi sia nel 2015 sia nel 2016. Per i lavoratori, il beneficio medio massimo è di 228 euro tra 15.000 e 18.000 euro di reddito lordo, meno di 18 euro al mese con tredici mensilità.
Inoltre, Confindustria ritiene che il governo abbia tradito l’impegno a creare un meccanismo automatico per trasferire i proventi della spending review e della lotta all’evasione alla riduzione del cuneo fiscale.
Il fondo, per come è disciplinato dalla manovra, dovrà ripartire le risorse raccolte tra lavoratori, pensionati, imprese e professionisti. I risparmi della spending review dovranno finanziare in prima battuta “esigenze prioritarie di equità sociale” e “impegni inderogabili”.
“Credo che Confindustria in questa fase si faccia portavoce delle piccole imprese che hanno obiettivamente problemi seri di competitività […]. Forse sarebbe bene che si dicesse a tutti che l’esempio das eguire è quello delle imprese che hanno migliorato competitività e profittabilità”, dice l’ex direttore generale della Banca d’Italia.
La fiducia, ha spiegato Dario Franceschini, viene posta sul testo approvato dalla commissione. La vicepresidente della Camera Marina Sereni ha informato l’assemblea che si deciderà proprio durante la riunione il prosieguo dei lavori.
La delusione di Squinzi
“Qualche elemento positivo c’è” ma “certamente non è quello che ci aspettavamo e pensiamo che non sia sufficiente per far ripartire il Paese”: così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sulla legge di stabilità, a margine del convegno del Centro studi.
Camusso accusa: “Non fa gli interessi del Paese”
“La legge di stabilità è una somma di norme in favore di piccole lobby e non fa l’interesse del Paese”. Lo ha detto il segretario generale nazionale della Cgil, Susanna Camusso, durante il suo intervento a Catanzaro nell’incontro sul tema “Il lavoro decide il futuro – Verso il congresso della Cgil”. “La legge di stabilità che si sta approvando è in continuità con gli anni precedenti”, ha detto la Camusso. “E’ per questo motivo – ha aggiunto – che noi riteniamo che bisogna metterci ai remi per lavorare in modo da migliorarla. C’è il rischio infatti che in futuro ci sarà chi continuerà a galleggiare e chi perderà il lavoro. Chi pensa che con la fiducia finisca la discussione sta sbagliando di grosso, perché continueremo la discussione”.
I dubbi dell’Europa sulla webtax
La Commissione europea esprime “seri dubbi” sulla webtax per come si delinea al momento nella legge di stabilità italiana. Lo dice oggi Emer Traynor, portavoce del commissario Ue al fisco Algirdas Semeta, pur sottolineando che il giudizio definitivo dell’Esecutivo Ue verrà solo dopo l’adozione finale del testo.
(Reuters-RaiNews 24)