Economia

Campagna vaccinale: i ritardi mandano in fumo 270 miliardi di Pil

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La campagna vaccinale in Italia procede a rilento con solo il 5,84% della popolazione che al 5 aprile ha ricevuto due dosi degli antidoti in circolazione nel nostro paese, Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Dalla vaccinazione dipende la ripresa dell’attività economica tanto che un ritardo di tre mesi costerebbe fino a 270 miliardi di euro di PIL in meno tra il 2021 e il 2022.

A fare i conti una ricerca dell’università Tor Vergata secondo cui se nelle più rosee aspettative, la campagna dei vaccini dovesse andare come previsto, l’economia tricolore potrebbe registrare una crescita aggiuntiva di 5 miliardi nel 2021 e di 10 miliardi nel 2022.

Campagna vaccinale, i conti del Fmi

A dare una sua valutazione della situazione economica tricolore è anche il Fondo monetario internazionale che nel suo statement all’Article Iv dell’Italia, stima che la crescita dell’Italia potrebbe aggirarsi il 4,25% ma tutto dipende dalla campagna di vaccinazione e dalle politiche di sostegno e rilancio del governo ai settori più colpiti.

“L’outlook per l’economia dell’Italia è contingente alla strada della pandemia e alle politiche di sostegno (…) la pandemia ha inferto un duro colpo alla popolazione e all’economia italiana” ma “la risposta politica è stata generalmente efficace nell’attenuare l’impatto della crisi sanitaria” (…) Inoltre l’andamento delle vaccinazioni dovrebbe essere accelerato e le misure di sostegno dovrebbero essere gradualmente ridotte” con l’allontanarsi della crisi e il rafforzamento della ripresa economica. Per il Fondo “gli stimoli saranno necessari anche dopo la fine della crisi sanitaria per limitare le ferite permanenti sul mercato del lavoro e sullo stock di capitale e per costruire un’economia più verde, più intelligente e più giusta”.

Secondo il Fondo, il tipo e i tempi per la ripresa economica “restano incerti” ma se la campagna di vaccinazione sarà a buon punto entro la fine dell’estate, “il Pil potrebbe crescere di circa il 4,25% nel 2021, con una partenza debole seguita da un’accelerazione nella parte finale dell’anno.

Successivamente, il ritorno alle condizioni pre-Covid per gran parte dell’economia, rinforzato dalle spese sotto il National Recovery and Resilience Plan (Nrrp), spingerà la crescita ben al di sopra del precedente andamento sul medio termine”.