NEW YORK (WSI) – I regimi di bail-in stanno per arrivare in tutto il mondo industrializzato. Il piano di bilancio che è destinato a passare lo scoglio del Parlamento del Canada, dal momento che i Liberali al governo godono della maggioranza dei seggi, non è tanto una notizia negativa per il dollaro canadese, quanto per i correntisti e risparmiatori.
Nascosta tra le righe del testo del budget, nella sezione in cui si parla della “uguaglianza di trattamento fiscale e di un settore finanziario più solido”, vi è la conferma che anche in Canada a chi ha un deposito in banca verrà riservato lo stesso trattamento destinato ai creditori. Significa che in caso di salvataggio di un istituto di credito in crisi, scatterà il piano di bail-in.
Il piano di bilancio ha l’obiettivo di rilanciare la crescita economica e mettere al riparo i contribuenti nel caso di crisi finanziaria. A pagare saranno i correntisti e i creditori e non più i cittadini canadesi nel loro complesso a prescindere dalle loro scelte finanziarie.
“L’implementazione del regime di bail-in per le banche più importanti per la nazione – si legge nel documento – rafforzerà il sistema di risoluzione delle crisi, sulla stessa linea delle migliori pratiche legislative degli standard e norme e internazionali sostenuti dal G20“.
“Approfittiamo dell’occasione per investire nella gente e nell’economia, e preparare il Canada a un futuro più prospero“, ha annunciato con grandi  proclami il ministro delle Finanze Bill Morneau.
Il problema dei piani di bail-in è che dicono di proteggere i cittadini, ma in caso di contagio diffuso della crisi nel settore bancario a pagare per il fallimento degli istituti finanziari saranno proprio gli stessi contribuenti (che guarda caso nella maggior parte dei casi sono anche correntisti) che il programma promette di salvaguardare. La verità è che a essere risparmiato con i piani di bail-in è qualcun altro: lo Stato.
Fonte: Reuters
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