ROMA (WSI) – A luglio arriverà il canone Rai nella bolletta della luce come previsto dalla Legge di Stabilità del governo Renzi e per le famiglie si tratta dell’ennesima gatta da pelare. Secondo le stime delle associazioni dei consumatori, come riporta il quotidiano Libero, sono 5 milioni su un totale di 24, quasi una su cinque, le famiglie che rischiano di vedersi addebitare il canone in maniera illegittima se i Comuni non forniranno in tempo i dati corretti delle famiglie anagrafiche.
È il direttore gestione tributi dell’Agenzia delle entrate, Paolo Savini che lancia l’allarme sostenendo che il pagamento del canone in bolletta “assume cruciale importanza la corretta individuazione della famigli anagrafica”. In sostanza sono i Comuni che devono trasmettere i dati riguardanti le famiglie anagrafiche e il tempo stringe e le preoccupazioni dei consumatori aumentano anche perché sembra che le società elettriche hanno 6 mesi di tempo per rimborsare i contribuenti in caso di pagamento indebito, un tempo troppo lungo. Da qui l’appello dell’ Unione Nazionale Consumatori tramite il suo presidente Massimiliano Dona.
“Se è vera l’ipotesi di bozza di decreto emersa in queste ore, è ancor più inaccettabile che le società elettriche abbiano 6 mesi di tempo per restituire il maltolto al consumatore per i pagamenti non dovuti del Canone. Chiediamo che i rimborsi avvengano nella prima bolletta utile dopo l’invio della richiesta da parte del cliente e della dovuta autocertificazione (…)”.
Anche le compagnie elettriche sono sul piede di guerra, preoccupate per i costi che dovranno sopportare come spiega il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa.
“Quello dei rimborsi alle compagnie elettriche che gestiranno il canone Rai in bolletta è un tema ancora aperto e bisognerà trovare una forma perché, indubbiamente, noi i costi ce li abbiamo. Più o meno saranno qualche decina di milioni di euro per tutto il comparto. Dobbiamo fare un investimento per trasformare i nostri sistemi informativi ma, soprattutto, bisogna pensare alla gestione amministrativa”.
Inoltre un’altra polemica è dietro l’angolo. Sembra che siano circa venti le isole italiane in cui il canone Rai non arriverà con la bolletta elettrica come nel resto del Paese e questo perchè tail isole hanno reti elettriche piccole e autonome. Nello specifico si tratta di Ustica, isole Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Merettimo, Giglio, Capri, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Capraia e Ventotene. Si attende così che l’Agenzia delle Entrate con uno specifico provvedimento decida le modalità di pagamento del canone tv.
Ma forse una piccola buona notizia per tutti all’orizzonte sembra ci sia: chi non paga il canone Tv non si vedrà staccata la corrente elettrica. Nella bozza di decreto allo studio del governo si legge:
“In caso di pagamento parziale della fattura elettrica senza indicazione da parte dell’utente dell’imputazione delle somme pagate, l’imputazione avviene prioritariamente alla fornitura elettrica”.
Ovviamente Equitalia sarà sempre dietro l’angolo. Significa che se il contribuente paga solo una parte della bolletta della luce, indicando che la maggior parte dei soldi serva a saldare la fattura sull’utenza elettrica, la compagnia non staccherà la luce, ma dovrà avvertire comunque Equitalia.