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Caos Poste Italiane: e’ colpa di IBM? In arrivo una denuncia

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Roma – I servizi negli uffici postali potrebbero tornare alla normalità in giornata, mentre Poste Italiane valuta una richiesta di risarcimento all’Ibm per il guasto al software che ha causato forti disagi dall’inizio del mese. Lo afferma l’amministratore delegato delle Poste, Massimo Sarmi, spiegando che i tecnici del colosso informatico “ci hanno appena fornito nuovi elementi da inserire nel database. Dovrebbero essere risolutivi, ma preferisco aspettare i fatti prima di essere ottimista”.

“Stiamo valutando la possibilità”, aggiunge Sarmi in un’intervista alla Repubblica, di chiedere un risarcimento all’Ibm. Per risarcire i clienti, invece, “domani si apre il tavolo di conciliazione con le associazioni dei consumatori per individuare le modalità, ma valuteremo caso per caso. Se l’utente ha aspettato ore – conclude l’ad – per pagare una bolletta che scade fra 15 giorni si può sicuramente parlare di disagio, ma sul risarcimento del danno di può discutere”.

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La tecnologia continua remare contro Poste Italiane. Dal 1 giugno l’azienda è alle prese con un malfunzionamento del nuovo sistema informatico che negli ultimi quattro giorni ha trasformato ogni servizio, dalla spedizione di una raccomandata al ritiro della pensione, in una emergenza nazionale. Le segnalazioni sui disagi agli sportelli giungono a raffica anche questa mattina, disegnando una mappa del disservizio che attraversa il Paese da Nord a Sud da Milano (secondo la Uil, la “capitale” del disastro) a Palermo 1, passando per Firenze 2e non risparmia Roma 3. E mentre il Codacons annuncia per giovedi l’apertura di un tavolo di conciliazione con Poste Italiane per accordarsi sui risarcimenti destinati agli utenti colpiti dal disservizio, altre due associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, chiedono invece “una soluzione immediata” che ponga fine all’odissea agli sportelli, dove oggi si segnalano fino a 300 persone in coda.

“Ancora non è chiaro chi ha sbagliato – dichiarano i presidenti delle due associazioni, Rosario Trefiletti ed Elio lannutti -, sottovalutando i rischi che avrebbe causato la manutenzione del servizio informatico. Sollecitiamo l’azienda e i sindacati affinché trovino soluzioni adeguate, ricorrendo anche a un prolungamento dell’orario degli sportelli, al fine di smaltire le lunghe code che dalle prime ore della mattina si sono formate”. Adusbef e Federconsumatori, come pure Adoc, chiedono inoltre la proroga delle scadenze e dei termini per i pagamenti in scadenza in questi giorni, come l’Ici sulla seconda casa, finanziarie, assicurazioni, multe, bandi pubblici.

Il presidente dell’Antitrust risponde a quanti in questi giorni hanno sollecitato l’intervento dell’Authority. Per Catricalà, un intervento dell’Antitrust non risolverebbe alcun problema e inoltre esiste già un’agenzia che vigila sulle Poste. “Si tratta di un grave incidente informatico che non dipende dalla volontà degli amministratori di Poste” spiega Catricalà, che invita tutti a evitare ogni azione di sciacallaggio. “Sono cose che possono succedere alle grandi aziende, sia pubbliche che private – sottolinea il presidente dell’Antitrust -. Vediamo come ne verranno fuori…”.

Quando ne verrà fuori, Poste Italiane sarà tenuta a risarcire i cittadini. In vista dell’incontro di giovedi con l’azienda, il Codacons anticipa le sue richieste. “A Poste Italiane chiederemo – spiega il presidente Carlo Rienzi – di prevedere un indennizzo non solo per i danni materiali, come bollette o contravvenzioni scadute, ma anche per i disagi patiti dagli utenti, come le lunghe file agli sportelli e le attese interminabili Nello specifico la nostra richiesta è la seguente: un bonus da 50 euro da utilizzare in servizi postali in favore di coloro che hanno dovuto sopportare file agli sportelli superiori alle 2 ore, e 25 euro per ogni ulteriore ora di attesa dalla seconda in poi. Non solo. Il tavolo di conciliazione dovrà analizzare i singoli casi e stabilire indennizzi di entità superiore in quei casi in cui il disagio è stato maggiore”.

Il commissario Agcom Gianluigi Magri, che ieri aveva definito “inaccettabile” 4 la situazione, oggi rivolge il suo pensiero agli impiegati di Poste Italiane. “Desidero ringraziare, a titolo personale e a nome di molti cittadini, le migliaia di dipendenti di Poste Italiane che, impegnandosi e lavorando ben oltre l’orario, hanno permesso il contenimento dei disagi degli ultimi giorni. Esprimo inoltre il più vivo apprezzamento per il comportamento collaborativo dei sindacati e delle associazioni dei consumatori, che hanno mostrato atteggiamenti costruttivi volti alla soluzione dei problemi”.