ROMA (WSI) – Tassisti di nuovo sul piede di guerra a Milano contro il servizio di noleggio con conducente introdotto dalla applicazione per smartphone Uber. Per i guidatori delle auto bianche, circa 5.000, il servizio aggira illegalmente le leggi. Per questo da due giorni sono in sciopero. Stamani un centinaio di manifestanti si sono staccati dal presidio a fianco della Stazione Centrale per manifestare in piazza della Scala, sotto la sede del Comune di Milano.
L’obiettivo è indurre l’assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran, a scrivere un’ordinanza che riporti il servizio all’interno di rigidi paletti. Da Palazzo Marino fanno però sapere che, dopo la bocciatura da parte del Tar di un provvedimento del genere avvenuta alcuni mesi fa, la partita è tutta nazionale. Per questo il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha convocato a Milano i rapprentanti dei tassisti mercoledì 21 maggio. Maran intanto ha già inviato le sue proposte al ministero.
Una delegazione dei rappresentanti sindacali dei tassisti di Milano è in Prefettura per un confronto sullo sciopero selvaggio che la categoria ha iniziato ormai due giorni fa. Oggetto della protesta è il servizio di noleggio con conducente introdotto dall’applicazione per smartphone Uber. I tassisti, una cinquantina circa, hanno organizzato stamani un presidio in piazza della Scala e si sono poi spostati verso corso Monforte dove il piccolo corteo è stato però bloccato dalle camionette di polizia e carabinieri che chiudono le strade di accesso al palazzo del governo.
“Siamo al fianco di Uber e di chiunque voglia fare impresa e creare lavoro, di chiunque porti elementi di maggiore concorrenza e innovazione a vantaggio dei consumatori. Per questo noi di Scelta Civica esprimiamo solidarietà al general manager di Uber, Benedetta Arese Lucini, e ai suoi dipendenti, fatti oggetto da giorni di intollerabili intimidazioni. Ed esprimiamo la nostra totale contrarietà contro chi blocca la città di Milano, come stanno facendo i tassisti”.
Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi.
“Il servizio taxi – aggiunge – va sostenuto con le corsie preferenziali, i parcheggi e la riduzione delle tasse (e su questo le amministrazioni delle città italiane fanno poco e male), ma i tassisti non possono pretendere il monopolio del trasporto urbano privato. Sui fatti di questi giorni, siamo ancora in attesa di una ferma condanna da parte sia del sindaco Pisapia che del governatore Maroni”.
(TMNews)