Capital Group si aspetta una recessione ma non è in grado di dire esattamente quando. Proprio per questo motivo, Paola Pallotta, Managing Director di Capital Group, ha elencato le tipologie di imprese e settori sui quali puntare. In un’intervista a Wall Street Italia la manager ha detto che la recessione sì, ci sarà, “perché sono parti naturali del ciclo economico”.
“È un termometro, ci dà una rappresentazione di a che punto siamo del ciclo economico corrente”, ma “nessuna fase espansiva muore di vecchiaia, quindi ci vuole un catalizzatore, un elemento intorno al quale si vada a scatenare un periodo di flessione di mercato”, ha dichiarato la manager a margine del Salone del Risparmio 2019.
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Segnale “rosso” da inversione curva dei rendimenti
In questo contesto conviene avere un “portafoglio di tutela”, che non sia un modo di fare timing, perché “credere di azzeccare il memento giusto è un’operazione molto difficile e “soprattutto rientrare rischia di essere molto complicato”.
L’inversione della curva dei rendimenti è uno di quei segnali “rossi”, che indica come la recessione potrebbe essere alle porte, ma ce ne sono altri che ancora non fanno suonare un campanello d’allarme.
In ogni caso ci si può mettere al riparo e da Capital Group lo fanno puntando sulle “aziende più resilienti” in fase di economia negativa. Come quelle che “hanno perso meno in periodi negativi di mercato, oppure quelle attive in business che possono crescere anche quando il Pil non cresce, quindi in fasi tecnicamente di recessione”.
“Le opportunità le cerchiamo sono in ambito di aziende che abbiano un livello di indebitamento molto basso, oppure aziende hi-tech che producono vera innovazione“. Uno dei settori citati è quello dei farmaceutici, anche con riferimento alla tecnologia legata all’health-care e a chi fabbrica tecnologie per effettuare operazioni non invasive.