New York – Capital One, una delle banche più grandi del paese, dovrà pagare $150 milioni come rimborsi a oltre 2 milioni di clienti, per la vendita di carte di credito che non utilizzavano o che non volevano. Si tratta della prima sentenza emessa dalla nuova autorità garante dei consumatori, il Consumer Financial Protection Bureau.
Gli addetti della banca avrebbero fatto pressioni e ingannato i possessori di carte, per forzarli ad acquistare dei prodotti presentati come a protezione di furto dei codici di sicurezza e altre avversità, quali disoccupazione o disabilità. L’ammontare totale da pagare per Capital One, incluse le penali da versare alle autorità competenti, ammonterebbe a $210 milioni.
La decisione va a colpire una delle pratiche più profittevoli per il settore finanziario, ma allo stesso tempo tra le più controverse. Nel mese di giugno altri grandi istituti, quali Bank of America, JPMorgan Chase e HSBC, erano stati presi di mira dal procuratore generale delle Hawaii, accusati di vendere prodotti simili giudicati dagli stessi consumatori come costosi e inefficaci.