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Capitalisti: l’uomo più ricco in Asia abbandona la Cina

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NEW YORK (WSI) – Li Ka-Shing è da considerarsi l’uomo più ricco d’Asia, con un patrimonio di circa 30 miliardi di dollari, di cui si è assicurato la maggior parte lavorando come investitore immobiliare negli anni ’90.

Le cose ora però sono cambiate e, come riporta Sovereignman, Li sta improvvisamente vendendo tutto.

La più recente vendita risale a pochi giorni fa: il Pacific Place shopping center a Pechino per 928 milioni di dollari. Una volta concluso questo affare a Li non rimarranno più grandi investimenti immobiliari in Cina.

La domanda allora sorge spontanea, perché sta facendo tutto questo? Che cosa si nasconde dietro? La risposta è semplice: credit crunch cinese.

Dopo anni di espansione monetaria senza precedenti che ha portato l’economia a surriscaldarsi, il governo cinese ora sta disperatamente cercando di cambiare le cose.

Il sistema bancario ombra ora vale l’84% del PIL, secondo una stima di JP Morgan. Il fondo monetario internazionale calcola che il credito privato complessivo è al 230% del Pil, in rialzo +100% negli ultimi anni.

Storicamente i tassi di crescita di queste proporzioni sono quasi sempre seguiti da gravi crisi finanziarie e i leader cinesi stanno quindi facendo del loro meglio per evitare un forte contraccolpo. Se dovessero fallire la ricaduta potrebbe diventare un problema per il mondo intero.

Questa situazione infatti non riguarda solamente i magnati immobiliari asiatici come Li Ka-Shing.

Prendiamo l’esempio del Cile. Il Paese sudamericano è tra i principali produttori di rame in tutto il mondo e la Cina è uno dei suoi principali consumatori. Con un forte rallentamento in Cina, i prezzi del rame sono scesi considerevolmente. Di conseguenza, l’economia cilena ha rallentato il passo. Il Peso ha perso quasi il 10% del suo valore nei confronti del dollaro negli ultimi mesi, e la banca centrale sta tagliando i tassi per cercare di sostenere la crescita.

Il concetto di fondo è che ci sono situazioni simili in tutto il mondo.

La parola “Weiji” in Cina è una combinazione di “pericolo” e “opportunità”, può avere più significati, ma si traduce meglio come “pericoloso” e “punto cruciale”.

Potremmo ora trovarci a quel punto cruciale e potrebbe essere ora un buon momento per dare un’altra occhiata alle nostre finanze e prendere in considerazione la vendita prima che sia troppo tardi. L’uomo più ricco in Asia certamente la pensa così.