(Teleborsa) – Al termine della prima fase dei lavori del tavolo sulla riforma del settore petrolifero presso il Ministero dello Sviluppo Economico sono emerse le seguenti possibili misure da adottare per uno sviluppo in senso concorrenziale del settore della distribuzione dei carburanti, finalizzato al miglioramento dell’efficienza e della qualità del servizio e alla riduzione dei prezzi. Alcune misure necessitano di un intervento normativo, altre possono essere attuate con accordi e atti di indirizzo. – considerata l’esigenza di interventi sulla rete di distribuzione carburanti per autotrazione, al fine di contenere il divario di prezzi che si presenta tra il mercato italiano e quelli degli altri paesi europei, migliorare il servizio all’utenza e rendere più efficiente il settore in tutte le sue componenti; – attesa la necessità di indurre gli operatori della distribuzione di prodotti per autotrazione, ad adoperarsi affinchè entro 12 mesi il numero degli impianti selfizzanti sia in linea con quello degli altri grandi paesi europei (14.000- 15.000 impianti), sviluppando appositi piani di investimento; – attesa l’intenzione del MISE di indurre gli operatori a non aumentare i propri listini prezzi consigliati per almeno 7 giorni consecutivi e di porre in maggiore evidenza nella cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi sugli impianti i valori sino al centesimo; – atteso che il MISE ha reso operativa la rilevazione dei prezzi sul mercato italiano, con l’acquisizione dei dati relativi ai prezzi da parte di tutti gli operatori inclusi quelli delle c.d. “pompe bianche” e della GDO; – attesa la determinazione del MISE a rendere omogeneo il confronto tra i prezzi praticati sul mercato italiano ed i prezzi europei, considerando per entrambi gli insiemi i valori rilevati con riferimento agli impianti selfizzati, al raggiungimento dell’obiettivo di cui al precedente punto relativo al numero degli impianti selfizzati; – attesa la determinazione del MISE di farsi promotore, in sede di Commissione Europea, della definizione di un unico “campione statistico omogeneo” e di un comune giorno settimanale di rilevazione del dato oggetto del raffronto; – attesa la determinazione del MISE ad adoperarsi presso le altre Amministrazioni Centrali per rimuovere i residui vincoli attualmente esistenti sull’estensione alle attività non oil; (segue)
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