Il titolo Bper cresce dell’1,34% a 3,40 euro, durante la seduta di martedì, sulla scia delle indiscrezioni di stampa che vedono l’istituto fra gli interessati al dossier Banca Carige. Il rialzo è in linea con la giornata positiva di Piazza Affari.
Non è la prima volta che la banca modenese si trova nella lista degli interessati a Carige. In questo caso i contatti di Bper, scrive Milano Finanza, sarebbero “del tutto preliminari” e volti a “stabilire se il deal sia o meno di interesse per Modena”.
Il fatto che nel salvataggio intervenga una banca, scrive MF, sarebbe “una mossa che verrebbe vista come una garanzia sia per la clientela che per i dipendenti”, e quindi gradita alle istituzioni.
Gli altri nomi in lizza, come noto, sono quelli di investitori istituzionali come Blackstone, Varde, Apollo e Warburg.
Fra gli interessati è spuntato anche il nome del fondo di private equity di San Francisco, Helmann & Friedman (H&F), che in Italia già aveva acquistato Allfunds Bank da Intesa Sanpaolo, nel 2017. Secondo quanto scrive il Messaggero il gruppo avrebbe chiesto accesso ai dati per effettuare la sua due diligence.
Lo schema per il quale l’acquisizione di Carige potrebbe effettivamente realizzarsi potrebbe seguire il modello già visto per le banche venete, sostengono gli analisti di Fidentiis Equities. In particolare, fra le condizioni necessarie probabilmente dovrà essere inclusa una copertura statale delle attività ponderate per il rischio (Rwa) da parte di Carige, che costerebbe un contributo da 2 miliardi di euro. Il sostegno del capitale, nel caso delle acquisizioni che Intesa operò sulle banche venete costarono 5 miliardi di euro.