Resta tutto da definire il futuro della Banca Carige dopo il ritiro del fondo Usa BlackRock nel piano di salvataggio. Secondo quanto affermato da Carlo Messina, AD di Intesa Sanpaolo, in in un’intervista a ‘la Repubblica’ l’istituto ligure non può diventare la banca di Fitd, serve un partner strategico per il controllo della banca, privato o anche pubblico, “come in Germania, Gran Bretagna e altrove”.
“Se il Fitd entrerà [nel capitale di Carige] sarà solo una soluzione transitoria, poi serve un partner strategico al 51%”, commenta Messina.
Ieri alcune fonti hanno riferito che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi non può coprire l’intera necessità di capitale di Carige, in quanto può solo intervenire in una ricapitalizzazione della banca genovese nell’ambito di un più ampio piano di salvataggio che coinvolga altri investitori.
Sempre ieri Fitd, tramite una nota, ha fatto sapere di avere preso atto del ritiro “improvviso e inatteso” di BlackRock “a partecipare all’aumento di capitale di Banca Carige” e di non potere di conseguenza procedere alla conversione del bond subordinato.
Per l’agenzia di rating, Moody’s, la decisione di BlackRock di ritirarsi dal piano di salvataggio di Carige rende più plausibile l’intervento dello Stato nella banca genovese attraverso una ricapitalizzazione precauzionale già predisposta dal governo.
In un report diffuso nelle scorse ore, l’agenzia di rating ha aggiunto che altri scenari sono ancora possibili per il salvataggio della banca, tra cui una fusione con un “partner forte”, anche se “i motivi che hanno portato BlackRock ad abbandonare l’operazione potrebbero scoraggiare anche altri investitori”.
Il mandato degli amministratori straordinari di Carige scade a fine settembre e questo “lascia un po’ di tempo per elaborare una soluzione privata alternativa”, ricorda Moody’s.