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Benzina: verso taglio accise per 15 cent al litro, risparmi per 11 euro al mese

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Un taglio delle accise di 15 centesimi al lito per ridurre il prezzo finale di benzina a gasolio. Questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo e che dovrebbe trovare spazio in un decreto che il Consiglio dei ministri si appresta varare domani.
Un intervento non più rimandabile alla luce della corsa dei prezzi dei beni energetici, innescati dall’invasione russa in Ucraina.

L’intervento è quello proposto dal ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’informativa al Senato dopo lo scoppio della guerra. Per trovare le risorse, il Governo Italiano lavora sull’extragettito dell’Iva, che entro dicembre potrebbe portare 2 miliardi in più del previsto.

Ma i soldi non basterebbero: potrebbe essere prevista l’estensione del prelievo fiscale sugli extraprofitti di tutte le società energetiche (mentre finora sono state colpite solo quello che producono energia da fonti rinnovabili). In questo modo si arriverebbe ad almeno 4 miliardi, da usare però anche per tagliare il costo delle bollette di gas e luce.

Taglio accise benzina, risparmi solo per 11 euro al mese

Ma a quanto ammonterebbero il risparmio medio per un automobilista italiano, nel caso di taglio alle accise di 15 centesimi? Solo 11 euro al mese, secondo i calcoli di Facile.it.

L’intervento porterebbe i prezzi alla pompa a circa 2 euro al litro nella modalità self. La spesa media mensile per fare rifornimento oggi è arrivata, rispettivamente, a 167 euro per la benzina e 160 euro per il diesel. Con l’intervento ipotizzato dal governo la spesa mensile scenderebbe a 156 euro al mese per fare il pieno ad un’auto a benzina e 149 euro per una a diesel.

Il taglio delle accise riuscirebbe solo parzialmente a contrastare gli aumenti record delle ultime settimane: con i prezzi calmierati, in un mese un automobilista spenderebbe, in benzina, circa 36 euro in più (+30%) rispetto allo scorso anno; 44 euro in più (+42%) se si tratta di diesel.

Intanto, a pochi giorni dalle parole del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che, a proposito dei prezzi di carburanti ed energia, ha parlato di “colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato.

“L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili” fanno sapere dalla Procura.