Le recenti impennate dei prezzi delle materie prime energetiche stanno spingendo sempre più italiani a ripensare alle spese per far fronte al caro bollette di gas ed energia della propria abitazione, ufficio o impresa.
Tra le soluzioni in grado di assicurare un forte risparmio ci sono quelle legate all’ottimizzazione dei consumi, installando sistemi di climatizzazione e riscaldamento più moderni ed efficienti. Ma non solo.
Per capire l’impatto di queste soluzioni ne abbiamo parlato con Stefano Dallabona, amministratore delegato di Viessmann Italia, società specializzata nella produzione di innovativi sistemi di riscaldamento, climatizzazione e produzione autonoma di energia elettrica dall’ambito residenziale all’industriale.
Visto il recente caro bollette, quanto si risparmia in un appartamento ottimizzato dal punto di visto energetico?
Potenzialmente anche il 100%, considerando di applicare le tecnologie disponibili e di isolare adeguatamente l’involucro dell’edificio. Naturalmente va valutato con buon senso l’investimento necessario, ma considerando di sfruttare correttamente gli ecobonus, il ritorno di questo investimento sarebbe comunque molto rapido.
Inoltre, al di là di oscillazioni positive e negative, come accade in questo momento, i costi dell’energia tendenzialmente saliranno in futuro – a meno di comparsa di tecnologie disrupting, improbabili però nel breve-medio termine. Quindi, il rientro dell’investimento sarà tendenzialmente più rapido di quanto si possa prevedere sulla base dei prezzi medi attuali dell’energia, oltre al fatto che contribuire alla tutela dell’ambiente non dovrebbe basarsi su un’esclusiva ed egoistica valutazione economica.
Quali aiuto può fornire Viessmann per ottimizzare un immobile residenziale dal punto di vista energetico?
Viessmann offre una gamma veramente completa di tecnologie perfettamente integrabili tra loro che consentono di realizzare praticamente tutti gli step possibili di miglioramento dell’efficienza. Il tema va considerato sotto tre aspetti fondamentali:
1. la riduzione delle perdite dell’involucro della casa per ridurre in origine il fabbisogno dell’energia,
2. l’incremento di efficienza dell’impianto che, a parità di energia necessaria per la climatizzazione, riduce il consumo di energia primaria grazie al migliore rendimento degli impianti e
3. la possibile generazione di energia tramite pannelli solari fotovoltaici, termici o celle a combustibile – integrabili con accumuli elettrici e termici – soluzioni che possono fornire una quota importante dell’energia netta necessaria aumentando la cosiddetta autarchia energetica.
A parte gli isolamenti dell’involucro edilizio (punto 1), Viessmann può fornire e integrare le migliori soluzioni tecniche (i punti 2 e 3), dalle pompe di calore, anche in combinazione ibrida con caldaie ad alta efficienza, ai sistemi fotovoltaici con accumulo, ai sistemi di distribuzione del calore.
Importante, nel caso di isolamento a cappotto e sostituzione degli infissi, è prevedere un sistema di ricambio controllato dell’aria con recupero del calore, magari anche con sanificazione integrata, per evitare insalubrità o muffe nei locali o la dispersione di energia causata dal ricambio dell’aria con apertura incontrollata delle finestre; anche in questo ambito Viessmann può fornire le migliori soluzioni.
Le aziende sono sempre più sensibili al tema della sostenibilità. Per fare fronte alla ottimizzazione degli uffici dal punto di vista energetico voi cosa mettete a disposizione?
Le tecnologie Viessmann sono disponibili in varianti e con potenze adeguate a immobili per attività di terziario, commerciali o industriali: praticamente non abbiamo limiti nella tipologia di oggetto da efficientare.
Nello specifico degli uffici, possiamo suggerire soluzioni con fotovoltaico, pompe di calore, chillers, sistemi di climatizzazione ad espansione diretta ad alta potenza (VRF), soddisfando così le esigenze di riscaldamento, raffrescamento e trattamento dell’aria; salendo col livello di specializzazione forniamo anche impianti di riscaldamento e cogenerazione o di recupero dell’energia di processo industriale, anche chiavi in mano, per funzionamento a gas o anche a biomassa.
Oltre agli uffici in quali altre categorie di immobili siete specializzati?
Mi viene semplice dire praticamente tutte: dalla villetta al condominio, dalle attività commerciali all’industria, agli ospedali e case di cura , etc…
In effetti, il livello di specializzazione si rispecchia anche nella costellazione delle Aziende Viessmann in Italia, che si suddivide sostanzialmente in climatizzazione residenziale “Viessmann srlu” (fatturato 2021 di 210 milioni di euro, ndr), produzione con fotovoltaico “Nuove Energie Viessmann Group” (fatturato 2021 di 70 milioni di euro, ndr), commerciale ed industriale “Viessmann Engineering” (fatturato 2021 di 15 milioni di euro, ndr), oltre a una società “Etanomics” specializzata nella consulenza per l’efficientamento energetico.
Un punto importante è l’ampia rete di clienti installatori, con oltre 6500 aziende artigiane qualificate, e di progettisti (oltre 3000 studi di progettazione) supportata direttamente da Viessmann con propri funzionari diretti.
Questa diretta e stretta collaborazione contribuisce alla realizzazione di impianti progettati, integrati e installati in maniera professionale.
Recentemente la Ue ha ipotizzato il blocco delle vendite o degli affitti per gli immobili che non rientrano in determinate classi energetiche. Cosa ne pensate? Cosa bisognerà fare in futuro?
Un’iniziativa che va nella stessa direzione di molte altre nel contesto mondiale e soprattutto europeo, come ad esempio lo stop previsto a medio termine della produzione di motori endotermici. Che ci piaccia o no, questo è il futuro. Un po’ sorprende sempre vedere che servono interventi “pseudo coercitivi” o “super sussidiati” per spingere iniziative di efficientamento energetico che invece dovrebbero essere molto più spontanee.
Sulla base della nostra esperienza, molte aziende siedono su di un tesoretto che non sfruttano, costituito dal potenziale impatto economico positivo, inteso come risparmio di combustibile ed energia – e quindi di denaro – che si può ottenere in seguito a un un intervento di efficientamento, soprattutto quando nel conto economico delle stesse la voce di spesa per l’energia è rilevante.
Spesso questa voce viene dimenticata o data per ineludibile, salvo accorgersene nel caso dei rincari di gas ed energia elettrica, quando magari i costi diventano più evidenti o difficilmente sostenibili o trasferibili al mercato.
Inoltre, un vecchio impianto non è solo energivoro, inefficiente e costoso in termini di esercizio, ma normalmente è anche molto inquinante; solo il pensiero di poter contribuire a lasciare alle generazioni future (i nostri figli) un pianeta migliore, o almeno non peggiore di come lo abbiamo trovato, dovrebbe motivare ad affrontare spontaneamente a livello individuale gli investimenti nell’efficienza energetica, senza aspettare o dover subire sempre un intervento dall’alto.