Dopo i rialzi da capogiro di questo inizio d’anno, il secondo trimestre 2022 vedrà una riduzione delle bollette per la famiglia tipo con contratto di Tutela del -10,2% per l’elettricità e del -10% per il gas. Lo ha annunciato l’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha approvato la prima riduzione delle bollette dopo 18 mesi.
Malgrado la prima discesa dei prezzi – ha aggiunto tuttavia l’Arera – resta ancora marcata la differenza di spesa rispetto all’anno scorrevole precedente. In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022) sarà di circa 948 euro, +83% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2020 – 30 giugno 2021). Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.652 euro, con una variazione del +71% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
Codacons insoddisfatto: tagli insufficienti alle bollette
Il Codacons resta comunque insoddisfatto dell’aggiornamento tariffario disposto dall’Autorità. “La riduzione delle tariffe di luce e gas è del tutto insufficiente, e non salverà famiglie e imprese italiane dalla stangata che si è abbattuta negli ultimi mesi sulle bollette dell’energia. Da un anno i consumatori e le imprese fanno i conti con i continui rincari delle tariffe che hanno portato le bollette della luce a salire del +131% nei primi tre mesi dell’anno rispetto al 2021, +94% il gas, con una maggiore spesa su base annua pari a +944 euro a famiglia. Il ribasso per il prossimo trimestre è del tutto insufficiente, e non eviterà la stangata che famiglie e imprese dovranno sostenere nel corso del 2022 a causa del caro-energia”, spiega il presidente Carlo Rienzi.
“Una situazione pericolosissima perché, come abbiamo visto, l’aumento delle bollette ha provocato un incremento dei prezzi al dettaglio in tutti i settori, e avrà ricadute pesanti sui consumi con danni per l’economia nazionale. Il Governo deve trovare soluzioni strutturali per risolvere la crisi energetica scoppiata nel nostro paese, perché i miliardi stanziati finora per contrastare il caro-bollette non possono rappresentare la strada per uscire dall’emergenza”, aggiunge Rienzi.