Economia

Caro bollette: ecco le misure messe in campo nei paesi europei

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Il caro bollette ormai imperversa tra i vari paesi Ue e tutti sono alla ricerca di soluzioni per impattare al meno sui cittadini europei. Ma vediamo da vicino cosa stanno facendo i vari paesi.

Partendo dai Paesi Bassi, il governo olandese ha annunciato un aumento del 10% del salario minimo, misura che rientra in un pacchetto di aiuti da 18 miliardi di euro tra cui anche l’aumento dei benefici sociali, comprese le indennità per i figli minori. In Spagna, il governo ha approvato un decreto che stabilisce la riduzione dell’Iva sul gas dal 21% al 5%. La misura entrerà in vigore ad ottobre e resterà valida fino al 31 dicembre e si applicherà anche a pellet, bricchetti e legna da ardere, destinati agli impianti di riscaldamento. Il Portogallo invece ha spinto ad iniziative promosse anche a livello di singoli comuni, raddoppiando i fondi per il sussidio a coloro che vivono in affitto.

E l’Italia? L’anno scorso il nostro paese ha importato quasi il 40% del suo gas dalla Russia. Nell’ambito di un piano di risparmio del Ministero della Transizione Ecologica (Mite), il nostro Paese punta a ridurre il consumo di gas del 7% (5,3 miliardi di metri cubi) entro marzo tramite l’abbassamento di un grado del termostato degli edifici industriali fino a 17 gradi, 19 invece negli edifici residenziali e i radiatori devono essere spenti per almeno un’ora al giorno.

Dl aiuti bis: non solo misure contro il caro bollette

L’Italia dal canto suo ha introdotto una serie di aiuti contenuti nel Decreto aiuti bis convertito in legge. Nel dettaglio, il provvedimento prevede la riduzione delle aliquote di accisa a 478,40 euro per mille litri (benzina), 367,40 euro per mille litri (oli da gas o gasolio usato come carburante), 182,61 euro per mille chilogrammi (gas di petrolio liquefatti usati come carburanti), zero euro per metro cubo (gas naturale usato per autotrazione), nonché l’applicazione dell’Iva al 5% per il gas naturale usato per autotrazione.

Tra le altre novità si prevede l’aumento della soglia di impignorabilità della pensione: non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro. Poi via libera a contributi a fondo perduto per associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi colpite dalla crisi dell’energia, eliminato il limite temporale del 15 luglio 2022 per individuare i procedimenti ammissibili alla rottamazione, esteso ai procedimenti il cui ricorso per Cassazione sia stato notificato alla controparte entro il 16 settembre 2022 in assenza di  sentenza definitiva. Tra le altre misure, si segnalano il credito di imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca, misure fiscali per il welfare aziendale (600 euro per liberalità e/o rimborso al pagamento delle bollette acqua, luce e gas), l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, l’estensione ad altre categorie di lavoratori dell’indennità una tantum di cui agli artt. 31 e 32 del DL n. 50/2022, il Rifinanziamento del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi fino al bonus per l’assistenza psicologica.