Il costo delle bollette del gas è già alle stelle, ma la situazione potrebbe peggiorare nel prossimo inverno, quando si attende una nuova stangata per famiglie e imprese italiane. Diverse le cause dietro i rincari attesi: a partire dai nuovi aumenti delle materie prime energetiche. Gazprom ha fatto sapere che i prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare del 60% nel prossimo inverno, superando anche i 4mila dollari per mille metri cubi.
Questa situazione, infatti, sta mettendo a dura prova le economie di tutta Europa, dato che nessuno è in grado di prevedere quando questo aumento vertiginoso potrà fermarsi.
La tensione sul prezzo del gas, che ha mostrato le prime avvisaglie già qualche settimana prima del conflitto in Ucraina, poi esplosa con l’invasione russa, è andata via via aumentando non solo per i tagli delle forniture effettuati da Mosca ma anche per le alte temperature e la siccità, che ha caratterizzato questa stagione estiva. Il caldo record ha portato a un più alto consumo energetico per via dei condizionatori, mentre la mancanza di acque nei fiumi rende più difficili usarli per il trasporto di carburante e altri beni industriali.
Quali sono le prospettive
Il documento inviato dall’Arera a governo e Parlamento spiega che in assenza di interventi l’aumento per il trimestre ottobre-dicembre sarebbe “di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso” e il rinnovo degli sconti da parte del Governo calmiererà solo in parte. Si arriverà a livelli “difficilmente sostenibili per tutti i consumatori, non solo domestici”.
Per cercare di proteggersi dai previsti rincari, i Paesi europei stanno correndo ai ripari: la Germania, fra i Paesi più colpiti dalla crisi energetica ha invitato a ridurre i consumi e imposto una tassa sull’uso del gas. Non solo Berlino avrebbe anche deciso di rinviare temporaneamente la chiusura delle ultime tre centrali nucleari: una decisione che però deve ancora essere approvata formalmente dal governo e avrà probabilmente bisogno di un voto favorevole in Parlamento.
Tornando all’Italia una delle novità del dl Aiuti bis, in materia di energia, è il rafforzamento, per il quarto trimestre del 2022, del bonus sociale per la luce e il gas. L’agevolazione è rivolta agli utenti domestici in situazioni di svantaggio economico, con Isee fino a 12mila euro, o in gravi condizioni di salute. Verrà inoltre potenziato, per le sole bollette del gas, anche il sostegno ai cosiddetti clienti “vulnerabili”, tra i quali le persone con più di 75 anni. Ai questi ultimi, dal primo gennaio 2023, dovrà essere assicurato un prezzo del gas calmierato.