Economia

I 10 aeroporti dove si registrano i maggiori disagi per i passaggeri

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Uno dei timori maggiori che accomuna le maggiori compagnie aeree che operano in Europa è che si possa ripetere il caos dei viaggi dell’estate 2022. Scioperi e carenza di personale avevano condizionato così pesantemente le attività che l’aeroporto di Heathrow di Londra aveva dovuto limitare il numero dei passeggeri e ed era arrivato a chiedere alle compagnie aeree di limitare la vendita dei biglietti.

I timori che l’afflusso dei turisti possa nuovamente bloccare gli aeroporti a luglio ed agosto sono alti, nonostante il caro voli. Il numero dei passeggeri dovrebbe arrivare a superare i livelli pre pandemia.

Cosa succede negli aeroporti

A scattare una fotografia sul modo in cui i vari aeroporti stiano gestendo il flusso dei passeggeri fino a questo momento, AirHelp, una società specializzata nei diritti dei passeggeri, che ha analizzato ritardi di oltre quindici minuti e le cancellazioni registrati negli aeroporti europei con 5.000 o più voli al mese. I maggiori ritardi sono stati registrati a Gatwick di Londra, dove il 54% dei voli sono stati in ritardo o cancellati. Ha funzionato meglio, invece l’aeroporto di Helsinki, dove sono stati in ritardo il 18% dei voli.

Alcuni degli aeroporti più trafficati in Europa si sono piazzati nel mezzo di queste due percentuali. A Schiphol di Amsterdam, che ha gestito 72 milioni di passeggeri nel 2019, il 36% dei voli hanno registrato dei ritardi, mentre Heathrow, che ha gestito quasi 81 milioni di passeggeri nel 2019, ha avuto quasi il 40% non è stato puntuale.

Ecco i 10 aeroporti peggiori in Europa, dove sono stati registra il maggior numero di disagi:

  • Aeroporto di Londra Gatwick: 54,08% dei voli è stato in ritardo;
  • Aeroporto di Lisbona Humberto Delgado: 51,04% dei voli è stato interrotto
  • Aeroporto di Copenaghen Kastrup: 50,88%;
  • Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle: 50,60%;
  • Aeroporto di Adalia: 47,34%;
  • Istanbul Sabiha Gokcen: 46,85%;
  • Aeroporto di Roma Fiumicino Leonardo da Vinci: 44,05%:
  • Aeroporto internazionale di Manchester: 43,78%:
  • Aeroporto di Milano Malpensa: 43,66%;
  • Aeroporto internazionale di Francoforte: 42,99%.

2023 condizionato da caro voli

Il timore degli aeroporti congestionati dal flusso passeggeri preoccupa. Anche se il 2023 risulta essere condizionato dal caro voli. Secondo una stima recente della Codacons il costo di un biglietto aereo per uno dei luoghi più remoti del mondo può arrivare alla cifra record di 30.000 euro. Stiamo parlando di un costo medio di una vettura di media cilindrata che è parcheggiata in un qualsiasi garage in città.

Partendo proprio dal caro voli, il Codacons ha provveduto a realizzare uno studio il cui scopo principale è stato quello di individuare quali siano, oggi come oggi, le tratte più costose al mondo. Con partenza dall’Italia.

Partendo dall’aeroporto internazionale di Fiumicino, immaginando di fare un viaggio di andata e ritorno nel corso del mese di agosto, il biglietto aereo più costoso è quello che porta a Port Vila, collocato nella Repubblica di Vanuatu in Oceania. I turisti, in questo caso, hanno poche date tra le quali scegliere: si parte il 5 agosto e si torna il 26 agosto. È necessario fare due scali e il costo è pari a 16.090 euro. Nel caso in cui si volessero cambiare le date (20-26 agosto), a seconda del vettore scelto e delle coincidenze prese, il biglietto può arrivare a 30.287 euro. Un vero e proprio record, emblema del caro voli.

Tra i viaggi in aereo più cari che si possono compiere c’è quello verso Apia, nelle isole Samoa in Polinesia. È possibile partire il 14 agosto e tornare il 20 agosto: a seconda della compagnia che si scegliere e delle coincidenze, si può arrivare a spendere fino a 23.362 euro per un volo con due scali.

Al terzo posto ci sono le isole Fiji dove, sempre con partenza da Fiumicino, si arriva a spendere 15.185 euro, se si sceglie l’opzione più veloce. La partenza è per il 14 agosto con ritorno il 21 agosto. La cifra può lievitare a 19,490 euro se si cambiano i vettori. A breve distanza Guadalcanal, nell’arcipelago delle Isole Salomone, con le tariffe dei voli che raggiungono quota 18.797 euro.

Ecco la classifica dei voli più costosi redatta da Codacons

  • Port Vila (Vanuatu): 30.287euro;
  • Apia (isola di Samoa): 23.362 euro;
  • Suva (isole Fiji): 19.490 euro;
  • Honiara (isola di Guadalcanal): 18.797 euro;
  • Wellington (Nuova Zelanda): 16.862 euro;
  • Port Moresby (Papua Nuova Guinea): 15.902 euro;
  • Darwin (Australia): 14.498 euro;
  • Lubumbashi (Congo): 12.198 euro.