Da oggi incrociano le braccia circa 30.000 lavoratori del settore carta in Finlandia e lo sciopero rischia di avere pesanti ripercussione sui prezzi in tutto il mondo.
I negoziati fra il sindacato e i rappresentanti di Stora Enso Oyj e UPM-Kymmene Oyj, i due piu’ grandi produttori europei, si sono interrotti sugli aspetti finanziari del contratto. Le due aziende sono arrivate a offrire un aumento salariale del 3,1%, ritenuto insufficiente dalle organizzazioni dei lavoratori che avevano chiesto ujn incremento del 4,6%.
Lo sciopero, secondo le stime della Finnish Forest
Industries Federation costera’ circa 194 milioni di dollari alla settimana. “Se la situazione non si normalizzera’ al piu’ presto, assisteremo a un rimbalzo dei prezzi”, ha dichiarato Gustav Lucander, analista di Aros Securities.
I prezzi della carta sono gia’ su livelli piuttosto elevati, da quando la ripresa delle economie asiatiche e’ tornata a sostenere la domanda. Il prezzo della cellulosa, la sostanza base per la produzione della carta e’ infatti passato dai 460 dollari per tonnellata metrica del marzo 1998 ai 667 dollari attuali.
La Finlandia ha esportato nel 1998 11,3 milioni di tonnellate di carta, appena 2,5 milioni in meno del Canada, il primo produttore mondiale.