Addio alla cara vecchia carta di credito? Per renderlo possibile c’è già una banca che sta lavorando da tempo: è il più grande istituto russo, Sberbank, che, assicura, nel giro di un paio d’anni potrebbe lanciare una serie di metodi alternativi alla carta di credito per il riconoscimento del cliente.
A dirlo è il ceo di Sberbank, Herman Gref, in un’intervista rilasciata al giornale Izvestia: “Stiamo testando diverse misure di sicurezza. Riconoscimento vocale e dell’immagine che già hanno una precisione del 99,9%”. Secondo Gref, dunque, manca davvero poco alla sicurezza totale. Ma quali sarebbero i vantaggi, dopo tutto? Sberbank sta scommettendo sopra queste tecnologie non solo per ragioni di sicurezza (violare in qualche modo le carte di credito non è un compito impossibile), ma anche di convenienza, perché il cliente non sarebbe costretto ad andare in banca, spiega il ceo. E se il riconoscimento vocale avvenisse sotto la costrizione di un malintenzionato? Nessun problema: la tecnologia, afferma Gref, sarebbe in grado di riconoscerlo.
Il test della nuova tecnologia è già in atto a Mosca e il riconoscimento vocale sarà, per prima cosa, offerto ai clienti in Russia. Sberbank sta già comprando dei bancomat a riconoscimento biometrico che ridurranno “di molto” l’uso della carta come strumento di pagamento: “i servizi bancari cambieranno drasticamente”.
La concorrenza, però, non è molto impressionata dai test della Sberbank: Vtb24, un’altra importante banca statale ha dichiarato infatti che, tenuto conto che l’obiettivo della banca è fornire ai clienti un servizio veloce, la carta di credito resta un metodo funzionale.