Nonostante i numerosi vantaggi messi a disposizione dalla banche, sono ancora molti gli italiani che guardano con sospetto alle carte di credito, rimanendo fedeli all’uso di contante. Questo, in molti casi, succede per la paura di truffe e clonazioni. Ma non solo.
Un altro elemento che riduce l’appeal delle carte di credito è rappresentato dai costi associati alla carta di credito, le cui spese vengono immaginate spesso come ingenti.
Premesso che i costi di una carta di credito variano per ogni banca e dipendono strettamente dall’accordo preso con il cliente in sede di contratto, sono sempre più numerose le banche che offrono ai propri correntisti carte di credito gratuite per sempre, ovvero senza canone annuale e di costo di attivazione.
Ma quali sono i principali costi associati alle carte di credito? Oltre al costo fisso per l’attivazione (nei casi previsti) e il canone annuo, le voci principali riguardano:
Canone annuo di una carta aggiuntiva:
Alcune banche impongono un pagamento annuale per avere una seconda carta associata a un determinato conto corrente.
Invio estratto conto:
Per alcune carte ricevere un estratto conto cartaceo ha un costo, che si può evitare facilmente richiedendo la versione online.
Commissione di cambio:
Alcune volte usare la carta di credito per pagamenti effettuati all’estero può riservare spiacevoli sorprese per via del costo percentuale sul cambio di valuta.
Commissione di prelievo:
Molte carta, alcune anche gratuite, prevedono un costo in percentuale nel momento in cui si fa un prelievo ad un dispositivo ATM. Questo perché, a differenza della carta di debito, una carta di credito consiste sempre in un anticipo di denaro da parte della banca, che andrà quindi ad addebitarci un costo qualora volessimo ritirare questi soldi invece che spenderli direttamente.
Costo blocco o sostituzione:
Nonostante molte banche siano disponibili ad offrire gratuitamente operazioni di blocco e sostituzione delle carte, non tutte di queste applicano la stessa politica. Quasi tutte le banche in ogni caso offrono comunque un servizio di intervento in caso di smarrimento attivo 24 ore su 24.
Tetto alle commissioni, la nuova direttiva Ue
In questo contesto, va ricordato che il 13 gennaio di quest’anno è entrato in vigore un decreto di recepimento della direttiva europea sui servizi di pagamento, in codice Psd 2, che stabilisce tetti massimi per le commissioni.
Per evitare maxibalzelli, la legge stabilisce infatti che le spese non possono superare i 5 centesimi per ogni pagamento. E devono essere ancora più contenute se la transazione vale meno di 5 euro.
Non solo: in base alla legge, è ora vietato imporre sovrapprezzi a chi acquista online con una certa carta di credito. In questo modo siti di e-commerce e compagnie aeree non possono più far lievitare il costo di un oggetto o di un servizio quando l’utente seleziona una carta di credito non “gradita” dalla compagnia.