NEW YORK (WSI) – Il governo giapponese ha richiesto alle autorità locali e a molte università statali di non usare più Google Map sui loro siti, a causa di una disputa sul nome di alcune isole.
Secondo quanto riporta il Japan Daily Press, il Giappone avrebbe contestato a Google il fatto di aver dato ad alcune isole, che al momento sono controllate da più Paesi, dei nomi non giapponesi.
Tra queste ci sono le Senkaku Islands situate nel mare dell’est cinese, che vengono riconosciute dalla Cina come Diaoyus e da Taiwan come Diaoyutai; le isole Takeshima, nel mare del Giappone, controllate dalla Corea del Sud e conosciute come le Dokdo Island; e infine le quattro isole di Hokkaido chiamate dal Giappone Northern Territories, ma riconosciute dalla Russia come Southern Kurils.
Come se non bastassero le isole, la disputa sui nomi riguarda anche il mare del Giappone, che la Corea del Sud vorrebbe chiamare, semplicemente, mare dell’Est.
Google, da parte sua, ha dichiarato che loro agiscono solamente sulle informazioni che ricevono dai vari Stati e non commentano i singoli casi.
Il governo giapponese ha però chiesto d’ora in avanti, di usare le mappe compilate dal Geospatial Information Authority del Giappone, anche se in molti continuano a non farlo, usando invece Google Map, semplicemente perché più semplice e conveniente di qualsiasi altra mappa.