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Case di lusso, in Italia è un affare per stranieri. Tutti i trend del 2020

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Quali sono le nuove tendenze del mercato real estate di lusso? Chi sono oggi i suoi principali investitori? Cosa si cerca in un immobile di fascia alta?

A queste e molte altre domande dà una risposta l’edizione 2020 del “The Report – Global Luxury Market Insights” diffuso da Coldwell Banker Real Estate LLC, tra i più noti e antichi franchising immobiliari al mondo specializzato proprio nel settore del lusso. Il report oltre a fornire una fotografia dettagliata dell’andamento del mercato immobiliare di lusso e le sue opportunità, sottolinea i principali trend che lo hanno influenzato nel corso del 2019.

Non manca una sguardo sull’Italia, che continua ad avere ampia disponibilità di immobili di fascia alta, peraltro in destinazioni che continuano ad attirare i ricchi acquirenti: da casali in Toscana, alle ville lungo le coste oppure il fascino di città come Roma, Milano, e Venezia. Un grande bonus per i potenziali acquirenti è dato dall’ampia possibilità di concludere veri e propri affari anche a causa della lenta crescita economica del Belpaese.

“I prezzi degli immobili nelle maggior parte delle località italiane, desiderate dai clienti acquirenti esteri, sono mediamente ai minimi storici degli ultimi 20 anni. In Italia però il mercato immobiliare si sta riprendendo gradualmente, con la domanda in aumento e l’edilizia residenziale in aumento, nonostante l’economia in difficoltà. Il cliente acquirente estero ha poi attualmente dei vantaggi fiscali per trasferire la sua residenza fiscale in Italia come la flat tax” – afferma Cassiano Sabatini, Vice Presidente di Coldwell Banker Italy. “Il mercato immobiliare di lusso viaggia su un doppio binario: da un lato le proprietà storiche con funzionalità ormai obsolete stanno soffrendo diminuzioni di prezzo, mentre il mercato per case di lusso rinnovate in zone altamente desiderabili sta vivendo un trend in ascesa.”

Sabatini evidenzia inoltre come il mercato del lusso in Italia sia in gran parte un affare straniero, con l’80% degli acquirenti di immobili con un prezzo superiore al milione di dollari proveniente dall’estero, e una “vasta maggioranza” di richieste proveniente dagli Stati Uniti (17,9%), seguiti dalla Germania (13%) e dalla Gran Bretagna (12,4%).

Gli americani preferiscono ville e casali sul mare o sul lago e tendono ad acquistare in regioni come la Lombardia e Toscana, Puglia, Sardegna, Sicilia e Costiera Amalfitana.

I compratori stranieri ad oggi godono di una serie di circostanze molto favorevoli nel mercato immobiliare attuale, quali l’accessibilità dei mutui italiani con tassi d’interesse molto bassi e la negoziazione dell’euro a livelli storicamente bassi contro il dollaro americano.

“Questi fattori, combinati con i crediti d’imposta per la ristrutturazione delle proprietà e un boom del mercato degli affitti turistici, aiuta a creare delle opportunità allettanti per l’acquisto di proprietà in Italia” – afferma Sabatini. “Il ritorno dell’investimento è doppio, con un immediato aumento della qualità della vita e l’eventuale apprezzamento che deriva della proprietà.”

Wellness e Real estate

Allargando lo sguardo al mercato mondiale emerge come nuovo trend in crescita il cosiddetto Wellness Real Estate, che vede nella convergenza tra benessere e settore immobiliare il suo pilastro fondante. La crescita di tale nicchia del settore negli ultimissimi anni ha letteralmente spiccato il volo rispondendo alla crescente domanda di edifici capaci di impattare positivamente sulla salute olistica e sul benessere delle persone che vivono e lavorano al loro interno.

Il Wellness real estate dal 2015 al 2017 è cresciuto ogni anno del 6,4% e si prevede che raggiungerà un valore di mercato pari a 198 miliardi di dollari nel 2022, secondo il Global Wellness Institute (GWI). Dalle case progettate su misura e dai nuovi edifici condominiali al residenziale progettato per le comunità, l’ attenzione agli ambienti eco-friendly e naturali, nonché al design, sta diventando la regola piuttosto che l’eccezione, nelle scelte immobiliari dei nuovi ricchi.

Tasse e mutui: come la finanza influisce sul luxury real estate

Uno dei trend finanziari che continua a esercitare un impatto significativo sui mercati immobiliari sono i tassi di interesse bassi sostenuti negli ultimi dieci anni, con tassi che sono addirittura negativi in ​​paesi come la Germania e il Giappone. I mercati immobiliari di tutto il mondo riflettono ancora gli straordinari eventi finanziari che hanno avuto luogo durante la Grande Recessione del 2007-2009 e la risposta nel decennio successivo.

Quali sono i luxury must-have del 2020?

La prima grande necessità di chi acquisti immobili di lusso è la possibilità di poter beneficiare di spazi della casa da vivere all’aperto.  Quasi il 72% degli intervistati ha dichiarato che gli spazi abitativi all’aperto sono una loro priorità. La popolarità degli spazi abitativi outdoor riflette una tendenza generale che vede le persone non solo voler essere più vicine alla natura, quanto massimizzare lo spazio utilizzabile delle loro case.

A questa prima richiesta si accompagna quella di disporre di spazi flessibili e uffici in casa, zone quindi multifunzionali che persone che vogliono migliorare, attraverso lo smart working il proprio benessere. Così una sala da pranzo può diventare una zona adibita per le riunioni e il soggiorno una business room.

Dal punto di vista tecnologico, quando si parla di funzioni tech per la casa intelligente, l’81% degli intervistati ha affermato che la domotica è il più importante must-have. Si ricercano quindi sistemi di sicurezza intelligenti, sistemi audio wireless e docking station per le auto elettriche.

Case di lusso: le caratteristiche meno apprezzate nel 2020

Una tendenza che sta lentamente emergendo è la preferenza per le case più piccole. Circa il 32% degli intervistati ha affermato che la grande dimensione è una caratteristica meno desiderata, questo perché sempre più compratori stanno tendendo verso case con metrature più piccole ma più servizi. A guidare tale tendenza i baby boomer e millennial, i primi vogliono ridimensionare le loro abitazione e i millennial preferiscono sacrificare la metratura per le location in città e in zone più centrali.