L’era d’oro per i contanti potrebbe volgere al termine, con la Federal Reserve che si prepara a tagliare i tassi d’interesse Usa nell’imminente riunione del 18 settembre. Ma nonostante questo, molti amanti del cash rimangono fedeli alla propria linea. A dimostrarlo gli ultimi dati dell’Investment Company Institute secondo cui la liquidità detenuta dagli investitori nei prodotti del mercato monetario ha raggiunto un livello record nel mese di agosto, toccando i 6,24 trilioni di dollari.
I conti del mercato monetario sono conti di deposito che consentono agli investitori di guadagnare interessi sulle somme depositate, mantenendo allo stesso tempo un certo grado di liquidità e accesso ai fondi.
Liquidità è ancora tra le asset class più sicure
La solidità dei mercati monetari è un esempio recente di come la liquidità sia riemersa come asset class in grado di competere con le azioni e le obbligazioni, uno dei cambiamenti più evidenti nel panorama degli investimenti post-Covid. La liquidità è considerata una delle asset class più sicure, il che ne aumenta l’attrattiva per i pensionati e gli investitori che cercano di ottenere rendimenti rimanendo in disparte.
I mercati sono oggi sempre più fiduciosi che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse nella riunione politica del 17-18 settembre. Storicamente, quando la banca centrale riduce il tasso di riferimento sui fondi federali, gli istituti finanziari abbassano i rendimenti dei conti del mercato monetario che hanno superato il 5% in risposta al cambiamento della politica monetaria. Ma nonostante queste aspettative, gli investitori individuali e istituzionali hanno continuato a depositare liquidità nei conti del mercato monetario piuttosto che investire in azioni e obbligazioni.
In altre parole, sebbene si preveda che i rendimenti scenderanno nei prossimi mesi, le proiezioni indicano che si fermeranno ben al di sotto dei livelli prossimi allo zero di qualche anno fa, quando la leggenda degli hedge fund Ray Dalio dichiarò notoriamente che il contante era “spazzatura”. E nonostante tutto, gli investitori si tengono stretti i contanti anche a causa delle preoccupazioni per la volatilità dei mercati e per l’incertezza in vista delle elezioni presidenziali statunitensi. Emblematiche le parole di Vance Arnold, un insegnante e allenatore di baseball in pensione di 71 anni di Fayetteville, Arkansas, che ha circa l’80% del suo portafoglio a sette cifre nei mercati monetari e in altri strumenti equivalenti.
“Non sentiamo alcun bisogno di spostare il nostro denaro … I rendimenti dei mercati monetari sono passati da quasi zero al ”4,5%, 4,7% e ora siamo oltre il 5,2%. Posso vivere di nuovo con il 4,5%”.